Foto: Le tre persone fermate

Di Giacinto De Pasquale

Sarebbero stati un uomo e due donne gli autori dell'efferato delitto del lituano Yuriy Zinchenko rinvenuto cadavere nel cofano di un'auto a Cariati domenica scorsa. Questo l'esito delle indagini che i carabinieri hanno svolto assieme alla Procura di Castrovillari che questa mattina ha emesso il provvedimento di fermo. Si tratta di due cittadine ucraine, Iana Koshova e Liudmyla Popova, di 30 anni ed un lituano Mihalis Dimitrikis di 40 anni.

L`uomo ucciso, fungeva da intermediario nel collocare cittadini stranieri, tutti provenienti dall'Est Europa, al lavoro di badanti o negli esercizi pubblici come braccianti, del crotonese . Da quanto sino ad ora acquisito, |'uomo sarebbe stato ucciso per un contrasto di natura economica scaturito nell'ambito dell'attività dallo stesso svolta. I dettagli della vicenda sono stati illustrati dal Procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla nella caserma Carabinieri del Comando provinciale d Cosenza assieme al capitano Carlo Alberto Sganzerla. C'è anche un quarto uomo, individuato ma che allo stato risulta irreperibile, tra le persone coinvolte nell'omicidio dell'ucraino Yuriy Zinchenko, di 46 anni. Il dato è stato fornito a Cosenza durante la conferenza stampa dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla. "Direi che in una settimana - ha detto Facciolla - siamo riusciti a chiudere la prima fase di questo omicidio. È stato un caso particolarmente difficile e complesso, perché avevamo solamente un cadavere rinchiuso in un'autovettura con targa straniera, senza generalità". "L'uomo - ha aggiunto il procuratore Facciolla - è stato accoltellato e poi attinto da colpi di pistola. L'omicidio è stato consumato da quattro persone, ovviamente con ruoli diversi. Certamente i due uomini hanno agito in prima battuta, sull'azione violenta e poi le due donne in attività di contorno. Sono state usate più armi, due coltelli e una pistola. Le indagini proseguono perché il movente è ancora da dipanare, sebbene riteniamo sia collegato alle loro attività illecite". Alla base dell'uccisione di Zinchenko, che faceva da intermediario nel collocare al lavoro badanti o altri cittadini stranieri (per lo più dell'Est-Europa) in esercizi pubblici del crotonese, sarebbe scaturito da contrasti di natura economica nell'ambito dell'attività che svolgeva.{jcomments on}

 

 

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