" Aggiungere vita ai nostri giorni sapendo aprire la propria esistenza a Dio" .
È questo uno dei passaggi del messaggio ai detenuti da parte di Mons. Giuseppe Satriano Arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati che ieri ha celebrato, in occasione del Natale, la Santa Messa presso la casa circondariale di Rossano assieme ad alcuni sacerdoti della Diocesi. Presenti i detenuti della media e alta sicurezza, unitamente al corpo di Polizia Penitenziaria con in testa il comandante Elisabetta Ciambriello e alla presenza del direttore del carcere Giuseppe Carrà. Un ennesimo bel momento di Chiesa che rappresenta in maniera tangibile l'intenso legame di affetto e reciprocità instaurato da tempo dalla Diocesi con gli ospiti della casa di reclusione che si è manifestato nel corso della celebrazione eucaristica in un clima di comunione e profonda riflessione e che si è arricchito dei contributi degli stessi detenuti e del personale che opera all'interno del carcere. Nelle loro parole si è colto, in un coinvolgente momento di profonda emozione, non solo l'apprezzamento per l'attenzione ricevuta, ma anche il sincero sentimento di affetto provato da ognuno. Lo stesso Arcivescovo, nel suo messaggio di Natale alla Diocesi, ha voluto ricordare i fratelli detenuti raccontando dei loro gesti di solidarietà che li ha visti privarsi del poco che hanno, rinunciando anche al vitto ministeriale per sostenere alcuni progetti della Caritas e iniziative benefiche attraverso i lavori prodotti nei vari lavoratori. Hanno preso parte alla Santa Messa anche i tanti volontari che offrono il loro servizio di animazione all'interno del carcere e che con la loro presenza hanno contribuito a far percepire il clima familiare e di condivisione vissuto. Accolta con gioia dai detenuti la notizia data dallo stesso Arcivescovo, unitamente agli stessi parroci, che nei prossimi mesi le parrocchie della Vicaria di Rossano si alterneranno nella cura dell'animazione liturgica della celebrazione della Messa domenicale all'interno del carcere, nell'intento di costruire una relazione significativa, ricca di cura e responsabilità nei confronti dei fratelli presenti e operanti nel penitenziario. Prende sempre più corpo un impegno e un cammino missionario che la Chiesa Rossanese si è data in questi anni, alla luce del racconto dei discepoli di Emmaus. A conclusione della celebrazione eucaristica i ragazzi dell'Istituto Alberghiero di Rossano,coordinati dalla dirigente dottoressa Pina De Martino unitamente ad alcuni docenti, hanno allestito voluto un piccolo buffet.