di Cristian Fiorentino
«Quando si parla di Sanità, o ancor peggio di Sanità in Calabria si pensa subito al peggio, alla gestione fallimentare ed ai tanti, i mille episodi di malasanità che purtroppo assillano la nostra regione quasi quotidianamente.
Ma non è proprio così, perché in Calabria ci sono anche tante Eccellenze. Persone semplici che possiamo definire senza ombra di dubbio Eroi, che tutti i giorni, tra tante e mille difficoltà salvano delle vite umane e di questo però nessuno ne parla o ne scrive». Inizia così la missiva di una famiglia coriglianese che nell’ultimo mese, causa una patologia batterica fulminea, ha dovuto misurarsi con una prova ardua e delicata.
La paziente della vicenda in questione e i suoi familiari hanno avuto modo, però, di confrontarsi con un’equipe medica eccellente apprendendo il volto esemplare e vigoroso della sanità calabrese. «Vogliamo gridarlo al mondo intero- prosegue la lettera- e farlo sentire a tutti specialmente a chi non sa e non disdegna critiche. Con queste semplici, brevi e commosse parole vogliamo ringraziare di Cuore tutto il reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale “Annunziata” di Cosenza. Nella fattispecie, la meravigliosa equipe, una squadra di altissimo livello, guidata da un’eccellenza in Italia come il Dott. Antonio Mastroianni affiancato con capacità, competenza e professionalità dalle dottoresse Sonia Greco, Valeria Vangeli, Luciana Chidichimo e Giuliana Guadagnino. Ringraziamenti da suddividere anche alla splendida squadra di Infermieri formata da Annunziata A. , Elisabetta, Matteo, Ornella, Roberto M. , Roberto D. , Marco, Anna, Grazia, Vincenzo, Stefania, Saverio, Elvira, Rossella, Annunziata T. e Leonina e senza dimenticare le Oss Franca, Natascia, Nicola, Mirella, Umile e Gaetano. Plausi alla esemplare capo sala Pasquale Loria capace di mettere in pratica, in maniera originale, specialistico ed ineccepibile il lavoro e la competenza dei medici. In sintesi, Gente Meravigliosa, Unica e Solare. Con tutte queste persone e professionisti io e la mia famiglia abbiamo condiviso momenti drammatici, che ora, grazie a loro, sono solo un ricordo. In questi giorni, non ci hanno mai fatto pesare nulla, ci hanno sempre sostenuto, regalandoci, quando serviva, soprattutto un sorriso o una parola di conforto. In breve tempo sono diventati per me ed i miei figli ma soprattutto per mia moglie una vera e propria e seconda famiglia. Non c’è dubbio che vi porteremo sempre nel nostro cuore e non vi dimenticheremo mai più. Per come vi siete adoperati e per tutto ciò che avete fatto e che continuate a fare, per la vostra semplicità e dolcezza non smetteremo mai di amarvi e dirvi grazie. Eternamente Grati- si legge in coda alla missiva- da Aurelia, Antonio, Francesco e Giuseppe». Una storia a lieto fine quella della famiglia coriglianese che ha messo in risalto soprattutto chi quotidianamente, svolgendo il proprio lavoro con passione e competenze, si mette al servizio dei pazienti, non solo attraverso cure e medicine ma innanzitutto avvalendosi di pazienza, umanità e affetto.