di Cristian Fiorentino

Nella Celebrazione Eucaristica serale di domenica 13 ottobre scorso, la neo nata Unità Pastorale di Corigliano Scalo, in generale, e la comunità parrocchiale della “San Giovanni XXIII”, nella fattispecie, hanno vissuto un nuovo “Momento di Grazia”.

All’interno della Santa Messa domenicale, infatti, tutta la collettività religiosa ha dato il benvenuto al neo membro del neo nato organismo e al nuovo vice-parroco Don Domenico Simari. Originario di Caloveto, ordinato sacerdote il 29 giugno 2016 nella Cattedrale “Maria S.s. Achiropita” di Rossano da Monsignor Giuseppe Satriano, Don D. Simari è attualmente responsabile della “Pastorale Giovanile” della diocesi Rossano-Cariati. Don D. Simari 36enne, ha studiato presso il “Pontificio Seminario Romano Maggiore” completando i suoi studi presso la “Pontificia Università Lateranense”.

Ha maturato l’esperienza missionaria in Kenya, ha ricoperto il ruolo di segretario del vescovo e negli ultimi nove anni ha prestato il suo servizio nel centro storico di Rossano. Considerato il suo fondamentale ruolo diocesano, sarà fondamentale non solo alla comunità religiosa assegnatagli e all’Unità P., ma soprattutto al comparto giovanile parrocchiale. Presenti alla liturgia i parroci concelebranti Don Tonino Longobucco, Don Angelo Pisani, Don Alfredo Pisani e l’altro vice-parroco Don Agostino Stasi. In una chiesa gremita di parrocchiani e fedeli, assistita dai ministranti e armonizzata dal sempre impeccabile coro parrocchiale, hanno preso parte alla Celebrazione anche le suore della congregazione bergamasca delle “Poverelle”, fondata da Don Luigi Palazzolo, il sempre nutrito “Gruppo Scout” di Corigliano e le ragazze/i della “Pastorale Giovanile”. Don T. Longobucco ad inizio cerimonia ha declamato la minuziosa missiva, tra diritti e riflessioni, con cui l’Arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise ha decretato la nomina a vice- parrocco di Don D. Simari.

Nel corso dell’omelia, invece, lo stesso parroco Don T. Longobucco, specificando alcuni aspetti cruciali, ha definito queste speciali arrivi letteralmente come dei “Doni”. Tra tutti la scelta precisa di Dio di inviare i sacerdoti nelle singole comunità, nel caso specifico caduta su Don Domenico, ispirando il Vescovo nell’attuare la decisione e facendo altresì maturare il consenso da parte del presbitero prescelto. Filiera dove- così come ben spiegato da Don T. Longobucco- si staglia precisa l’importanza della preghiera di fedeli e parrocchiani affinché il Signore possa ascoltare le invocazioni e mandare pastori generosi e operai. Riallacciandosi alla pagina del Vangelo della domenica, invece, il parroco ha evidenziato quanto sia difficile ma fondamentale abbandonare gli dei che ci siamo costruiti nella nostra vita e seguire l’unico Dio che ci dona la vera felicità e Salvezza. Sia per la preghiera dei fedeli che al momento dell’offertorio, intanto, sono stati coinvolti più anime dell’Unità Pastorale dello scalo coriglianese. A corredo della S. Messa invece Don Domenico Simari, apparso già a tutti diligente e coriaceo, ci ha tenuto in primis a ringraziare tutti i Don e le collettività dell’Unità Pastorale per il benvenuto. Si è definito come un “Dono imperfettissimo” e ha invitato tutti all’accoglienza reciproca confidando nella Misericordia per un cammino faticoso ma che si preannuncia entusiasmante. Ha specificato che ritrova Don Tonino, con cui ha vissuto una precedente esperienza a Rossano da diacono, e sempre da diacono ha ricordato di quando venne alla “San Giovanni XXIII” per incontrare proprio dei gruppi di giovani della comunità. Ha abbracciato tutti dall’altare con lo sguardo, gruppi compresi, e quanti sono venuti dal centro storico di Rossano, tra cui ragazze/i della “Pastorale Giovanile” e la sua famiglia. Ha espresso, oltretutto, un grande ringraziamento al Vescovo per la fiducia di questo nuovo servizio e alle suore delle “Poverelle” per quanto condiviso insieme nel corso degli ultimi anni. Ha concluso il proprio pensiero parafrasando le parole di San Giovanni XXIII invitando a non farsi troppo domande ma a “Rispolverare i sogni e la speranza che abitano nel nostro cuore. Come una famiglia facciamo diventare i sogni realtà affinché profumino di Bene, di Vangelo e di Speranza”. A corredo della S. Messa, il benvenuto ufficiale del consiglio pastorale invece è stato espresso dal pensiero e dalle parole dei prof. Germano Iacucci. L’accoglienza è proseguita nell’atrio della chiesa con momenti conviviali di festa e un piccolo rinfresco culminato con il taglio della torta, raffigurante proprio San Giovanni XXIII solennizzato lo scorso 11 ottobre, in onore di Don Domenico Simari.

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