Foto di Francesco Verardi

di Cristian Fiorentino

Presenziate da numerosi devoti sono state decantate anche quest’anno, presso la “Gghijesiella” del centro storico Coriglianese, le celebrazioni in venerazione dell'effigie della “Beata Vergine Addolorata”.

Evento Mariano allestito dalla “Congrega Maria SS. dei Sette Dolori” di Corigliano, coordinata dal priore Franco Oranges e dall’assistente spirituale Don Fiorenzo De Simone. Riti che hanno abbracciato sette giorni fin da domenica 8 settembre “Festa della Natività della B. V. Maria”. Recitati nei giorni il Santo Rosario e celebrate sempre le Santa Messe con meditazione e riflessioni ad hoc. Giovedì 12 settembre, nel giorno della “Memoria del SS. Nome di Maria” è iniziato anche il triduo Solenne alla “Beata Vergine Addolorata” mentre sabato 14 settembre, nella solennità della “Festa dell’Esaltazione della Santa Croce”, si è vissuta anche una veglia di preghiera e adorazione del “Legno” simbolo di Cristo e dei Cristiani.

Domenica 15 settembre, nella Solenne “Memoria della "Beata Vergine Addolorata", si è avuta l’esposizione del Santissimo Sacramento e l’Adorazione Eucaristica permanente mentre alla sera, dopo la recita del Santo Rosario, officiata la Solenne Celebrazione Eucaristica. A margine tradizionale processione del simulacro dalla chiesa “Gghijesiella” per le vie principali del centro storico. Don F. De Simone, oltretutto, ha ufficiato per la prima volta, come assistente spirituale della stessa congregazione, questa importante manifestazione religiosa della “B. V. Addolorata”. Lo scorso anno, infatti, gli fu conferita la nomina parroco della comunità coriglianese Ecclesiale di Sant’Antonio e Santa Maria Maggiore e di coadiutore religioso della confraternità, il 22 settembre del 2023. Corteo accompagnato dalle note e melodie storica banda musicale “Antonio De Bartolo” del presidente F. Verardi e coordinata dal maestro Domenico Di Vasto e dal capobanda maestra Chiara Zaccaro. Storicamente, oltretutto, la banda "A. De Bartolo ha sempre accompagnato la processione del Venerdì Santo.

«Sono stati sette giorni intensi e peculiari- ha asserito Don Fiorenzo De Simone- passando in rassegna varie tappe e rilevanti passaggi della vita di Maria. Preparazione utile e necessaria che è culminata nell’ultimo Giorno della Memoria della Beata Vergine Addolorata. Caratteristica la veglia della sera precedente con l’Adorazione in occasione dalla Festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Proiezione che ci ha visto vivere, nel giorno dedicato a Maria Addolorata, tanti momenti di preghiera con l’Adorazione al Santissimo Sacramento per tutta la giornata. Sentita la Celebrazione Eucaristica Solenne prima dell’uscita dell’effigie della Madonna. Liturgia accompagnata utilizzando i testi della domenica con la riflessione incentrata su diversi aspetti che la Madonna ci consegna per poter vivere meglio e appieno la nostra identità di Servi di Maria. L’espressione non è un caso perché richiama la fascia indossata da consorelle e confratelli. Servi di Maria, come ci insegnano le scritture, è sinonimo di imparare a saper ascoltare la Parola di Dio recuperando anche un senso di interiorità per osservare il mondo in un modo nuovo. Ma i Servi di Maria, come ci ricorda San Giacomo nel suo testo, sono anche coloro che vivono una Fede operosa e non solo di sentimentalismo ma una Fede concreta di vita vissuta. I Servi di Maria sono anche tutti coloro che imparano un’esperienza personale di Gesù. Prendendo spunto dal Vangelo della domenica, Gesù a Cesarea di Filippo interrogando i propri discepoli chiese chi Lui fosse secondo la gente e secondo gli stessi apostoli.

Ecco perché essere Servi significa non affidarsi al sentito dire dagli altri ma annunciare il rapporto che viviamo col Signore nel prossimo e in relazione ad una persona reale che incontriamo nel quotidiano con cui condividiamo la vita. L’esempio più nitido lo offre proprio la Madonna che ha vissuto una Fede senza dogmi, preghiere o pensieri ma una Fede concreta di vita vissuta dove, materialmente, ha incontrato il mistero di Dio accogliendolo fino ai piedi della Croce e che si staglia nel tempo e nella storia come una Missione che ancora oggi Ella professa». Fedeli partecipanti a questo tradizionale appuntamento che potranno riflettere sui tanti spunti offerti da Don F. De Simone e mettersi in sintonia con Maria.

Oltre alle suppliche, infatti, si evince bene da questa meditazione che spesso bisognerebbe ascoltare di più e agire in silenzio così come operava Maria lungo il cammino della sua vita terrena. Intanto, sulla pagina facebook ufficiale della “Congrega Maria SS. dei Sette Dolori” di Corigliano è apparso un messaggio di ringraziamento che recita: «Grazie di cuore a quanti, dall'8 al 15 settembre, hanno venerato la nostra Vergine Addolorata: ai giovani operatori della Gghijesiella - Vincenzo, Alfredo, Leonardo, Giorgio, Fabio - che, con indefessa dedizione, si sono prodigati per preparare il tutto, ai confratelli e alle consorelle che hanno partecipato alle celebrazioni, a quanti le hanno animate - Emilia, Sergio, Francesco, la Corale "San Francesco di Paola", le tante devote - Don Fiorenzo che, sempre attento e innamorato di Maria, ci ha sublimati con la Parola e il suo sacerdozio e ha rinvigorito la nostra pietà popolare, a quanti hanno preso parte alla Processione facendo Festa alla nostra Patrona. Grazie alla nostra Patrona che, ancora una volta, ci ha concesso di onorarla e lodarla. Grazie di Cuore».

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