Le foto inserite nell'articolo sono di Giovanni Ursino e della Parrocchia Maria SS delle Grazie
di Cristian Fiorentino
Nonostante le ormai stucchevoli critiche sul fronte civile, i festeggiamenti allo scalo coriglianese in onore della “Madonna delle Grazie” si sono svolti regolarmente.
Soprattutto i riti religiosi hanno abbracciato con successo di partecipazione l’intera neo-nata “Unità Pastorale” dello scalo di Corigliano. Dal canto loro il parroco Don Angelo Pisani e il consiglio pastorale parrocchiano, oltre a doversi difendere da insensati attacchi “bloggistici”, hanno rispettato il calendario degli appuntamenti proposto. Celebrazioni annuali in onore della Madonna che si ripetono puntuali da ormai 76 anni e che hanno attraversato diverse fasi, generazioni, parroci e fedeli. Anche per l’edizione del 2024, diversi i momenti di meditazione racchiusi tra il 6 e il 15 settembre.
Il “Sacro Novenario” ha contraddistinto le singole giornate di preghiera grazie alle riflessioni dei vari sacerdoti invitati. Celebranti che, dopo la recita del Santo Rosario, hanno presieduto le Sante Messe e la Novena. Mercoledì 11 settembre, oltretutto, dopo la recita della stessa Novena, la storica statua della Vergine Maria in processione ha raggiunto la comunità “San Giovanni XXXIII”, nel quartiere di contrada San Francesco d’Assisi. Grande adesione e accoglienza riservata dai devoti all'effige della “Madonna delle Grazie” che ha sostato per ventiquattro ore presso la parrocchia ospitante. Ottima, per l’occasione, anche la compartecipazione dei parrocchiani di “Maria SS. Immacolata”.
Nella stessa serata proposta e seguita anche la veglia di preghiera dal tema “In Compagnia di Maria Donna del Si” incentrato sulle apparizioni Mariane a Santa Caterina Labourè e all’affascinante storia della Medaglia Miracolosa. Giovedì 12 settembre, invece, dopo il S. Rosario il simulacro della Madonna è tornato nella chiesa di via Nazionale accompagnata da fedeli e dalle note dell’associazione musicale “Città di Corigliano-Rossano”. Banda che ha scortato anche i cortei dei giorni successivi. Celebrazione Eucaristica di giovedì scorso che ha segnato anche l’inizio del triduo alla Madonna e la continuazione della novena e officiata da Don Tonino Longobucco che nelle sue riflessioni ha badato al sodo asserendo: «Durante la processione di oggi vedere balconi chiusi, spogli e senza entusiasmo per il passaggio della Madonna, non in tutti i casi e le case ovviamente, testimonia la troppa laicità raggiunta. Argomento che va a braccetto con le ingiuste critiche di cantanti e festeggiamenti civili di questi giorni. Ciò di cui c’è veramente bisogno, però, è il ritorno alla Devozione. Una Devozione vera e sentita che torni Protagonista al di là di artisti, cantanti o bancarelle.
Chiediamoci veramente cosa vorrebbe la Madonna per e da noi. La verità, invece, è che non siamo più in grado di chiedere quelle preghiere e Grazie necessarie alla Madonna perché distratti da altre seduzioni spesso inutili. Nell’equilibrio dei rapporti quotidiani e della modernità dovremmo tornare ad essere anche capaci di distinguere la Verità che ci indicano sempre Gesù e Maria da altro, dando il giusto peso e importanza ad eventi e situazioni ma senza abbandonarci in giudizi fantastici e inopportuni». Venerdì 13 settembre scorso la S. Messa, invece, è stata celebrata da Don Alfredo Pisani, parroco della comunità di “Maria SS. Immacolata”, scorso, e in serata originale e particolare veglia di “Preghiera Mariana” musicale offerta dal coro delle mamme e delle bambine/i e ragazze/i della parrocchia.
Sabato 14 settembre, invece, dopo la Santa Messa, la processione del simulacro della Vergine ha raggiunto altre vie dello scalo cittadino. Domenica 15 settembre, vissuta la solennità della festa patronale in omaggio alla “Madonna delle Grazie”, con diverse S. Messe. Durante la celebrazione di metà mattinata si è ripetuta anche la Benedizione delle bimbe con l’abito votivo della Madonna. In serata alle 19 la concelebrazione Eucaristica dei sacerdoti dell’Unità Pastorale dello scalo coriglianese è stata presieduta da Monsignor Luigi Renzo, Vescovo emerito di Mileto-Nicotera- Tropea nella gremita piazza antistante la chiesa e accordata dal coro parrocchiale.
Presenti oltre al parroco Don A. Pisani, Don T. Longobucco anche Don Dino Perulli, neo-parroco della comunità “Santi Nicola e Leone”, sempre dello scalo coriglianese, e rettore dell’oratorio “Don Bosco” di via Provinciale. Alla presenza della statua della “Vergine Maria” con in braccio “il Bambino Gesù” nutrita la partecipazione dei fedeli che hanno avuto modo anche di ascoltare le riflessioni del Vescovo che ha evidenziato: «Credere significa avere un legame con Dio. Quella stessa Fedeltà che il Signore Gesù ci insegna e a cui ci invita attraverso la Parola del Vangelo. La nostra vita, infatti, deve essere caratterizzata dalla concretezza e non da altro. Avere Fede significa anche compiere delle Opere tangibili, come ci ricorda San Giacomo, altrimenti è un Credo evanescente.
Questo deve farci riflettere oggi proprio ai piedi della Madonna e sulle orme di Gesù. Il Vangelo ci sprona affinché la nostra Fede sia Piena e non quella del sentito dire. Le Tradizioni religiose sono belle ma devono essere anche utili e devono farci sentire vicini e uniti come ci ricorda San Marco. Gesù mise alla prova i discepoli allora così come mette alla prova anche noi oggi. San Pietro pur centrando la Verità nella sua affermazione non accetta quella che sarà la vera Missione del Messia beccandosi un aspro rimprovero da Gesù. Anche S. Pietro, preso dalla foga, era andato dietro al sentito dire facendosi trascinare da voci inutili.
Ma Gesù torna a rimproverare tutti noi e invita a seguirlo anche attraverso dei sacrifici necessari e ad essere un piccolo lievito per aumentare la massa e piccoli ed operosi tutti i giorni. In quanto Cristiani dobbiamo bandire vendetta, odio e altre negatività e raccogliere la forza che Nostro Signore ci offre perché solo Lui può darci Fiducia e farci Vivere con Coraggio quotidianamente. Così come ha fatto la Madonna fino sotto la Croce ricevendo da Gesù un altro grande compito e consegnandoLe l'Umanità intera. Una Mamma si preoccupa dei propri Figli Sempre ed è il Signore che gli ha concesso queste Grazie. Festeggiare la Madonna della Grazie significa festeggiare anche Gesù perché è il Figlio che dona le Grazie a Maria che le elargisce a Noi suoi figli. Madonna a cui è stato riservato il dono più grande di sempre perché scelta per far nascere il Redentore e per essere parte fondamentale del progetto di Dio. Mandato che Maria ancora oggi prosegue verso tutto noi per farci ambire alla Salvezza». Nel corso dei vari passaggi e processioni non sono mancati anche i fuochi pirotecnici a far da cornice. Tuttavia, sul fronte civile i festeggiamenti coordinati dalla Pro Loco Corigliano hanno visto animare piazza San Giovanni Paolo II: sabato 14 con Rossella Benincasa, Andrea De Iacovo, dj Francesco Romanelli e il corpo di balla di Ilaria Cava e domenica 15 settembre con Mimmo Palermo e Giancarlo Pagano con “Viva la Vita Tour”.