Fonte: Comunicato stampa

 C'è un vento di rinnovamento che inizia a spirare forte da Sibari, irradiandosi sulla Piana fino ad arrivare alle pendici del Pollino e della Sila Greca.

C'è - finalmente - una consapevolezza crescente che questa antica colonia della Magna Grecia non è soltanto un sito di valore culturale e storico, un luogo della memoria da cui attingere orgoglio, ma un'opportunità per costruire un nuovo percorso istituzionale e di partecipazione per l'intera regione Calabria. La recente conferenza intitolata “Percorsi di Sviluppo del Territorio tra Cultura e Innovazione”, organizzata dalla Fondazione Magna Grecia in occasione del suo quarantennale e tenutasi al Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, ha riunito esperti e autorità per discutere strategie innovative per la valorizzazione del territorio. Sotto la guida di autorevoli relatori, l'evento ha messo in luce come l'innovazione possa diventare un propulsore per la valorizzazione dei beni culturali. Nino Foti, Presidente della Fondazione Magna Grecia, ha aperto l'incontro ricordando le parole del famoso storico Giovanni Pugliese Caratelli e l'importanza di mantenere viva la tradizione civile dell'antica Italia. Il richiamo alla gloriosa storia di Sibari è stato significativo, sottolineando come la località, una volta distrutta e rifondata più volte, continui a offrire tesori culturali e storici senza pari. Ai panel hanno partecipato figure illustri come il Vice Direttore del Tg2 Fabrizio Frullani, che ha moderato le due sessioni. La prima sessione, “Territorio e Cultura”, ha evidenziato la rinascita del Museo della Sibaritide, grazie alla gestione autonoma che ha reso accessibili i musei in nuove dimensioni. Florindo Rubbettino, CEO di Rubbettino Editore, ha partecipato alla discussione, mentre Massimo Osanna del Ministero della Cultura ha contribuito da remoto. La seconda sessione, “Territorio e Innovazione”, ha visto interventi di esperti nel campo della chimica, geofisica, e dell'economia, tutti orientati verso la digitalizzazione dei beni culturali della Regione Calabria. Giovanni Papasso, Sindaco di Cassano all’Ionio, e altri hanno discusso l'importanza di unire saperi umanistici e tecnologici per attrarre e coinvolgere i giovani calabresi. Particolarmente significativo è stato l'intervento di Giorgio Graditi, Direttore Generale di ENEA, che ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra enti pubblici e privati per promuovere l'uso di tecnologie sostenibili nel contesto culturale e territoriale. Antonello Colosimo, Presidente ODV della Fondazione Magna Grecia, ha concluso l'evento elogiando il lavoro del Direttore Demma, il quale ha saputo trasformare il museo in un punto focale di innovazione e tradizione. La promessa di una convenzione con il Parco Archeologico di Sibari è un segnale positivo di come le istituzioni locali siano unite per fare della Calabria un punto di riferimento culturale mondiale. Questa conferenza rappresenta una pietra miliare nella strada verso un futuro in cui la storia e la cultura della Magna Grecia non solo sopravvivono ma prosperano, offrendo nuove prospettive di sviluppo per il nord-est della Calabria e oltre. Con queste premesse, Sibari non è soltanto un sito archeologico, ma anche un terreno fertile per la crescita socio-economica regionale, capace di attrarre visitatori, studiosi, e giovani menti creative da tutto il mondo. E chissà, domani, non possa anche diventare il punto focale attorno al quale mettere insieme questo grande territorio della Calabria del nord-est per una nuova autonomia. Prima, però, bisogna fare tutti fronte comune per rivendicare diritti e servizi, malamente scippati, e che hanno armato l'una contro l'altra le popolazioni di quest'area, in un'orrenda lotta tra poveri.

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