Fonte: Comunicato stampa

Il giorno della Festa diocesana dedicata all'Achiropita patrona dell'Arcidiocesi di Rossano Cariati, alla presenza dei sindaci del territorio diocesano S. E. l'arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise, ha infuso attraverso la sua omelia l'invito alla speranza.

Maria Assunta in cielo brilla quale segno di consolazione e spesso la chiesa la invoca come madre della speranza." La speranza non delude ed è anche il messaggio centrale del Giubileo che ci apprestiamo a vivere. Anche noi ci sforzeremo di essere pellegrini di speranza.

Se ci fermiamo a guardare con i nostri occhi la nostra esistenza sottoposta a prove sempre più dure vedremo solo il buio, ma se guardiamo questa storia con gli occhi di Gesù il buio si trasformerà in luce". Citando Papa Francesco che definisce la speranza la più piccola della virtù, Monsignor Aloise rilancia l'idea che essa però ha il volto del Signore "perché la speranza non è qualcosa , ma è qualcuno"!

È Dio la nostra speranza, egli non abbandonerà quelli che sperano in lui. Questa speranza non cede nelle difficoltà ed è nutrita dalla carità. Riferendosi anche alla bolla di indizione del Giubileo le parole di Papa Francesco ricordano che siamo chiamati appunto nel prossimo anno a essere Pellegrini di speranza e a vivere intensamente le iniziative giubilari. In tale ottica siamo chiamati a costruire segni di pace nelle nostre comunità sia parrocchiali che sociali e civili puntando ad un'alleanza sociale per far sì che la speranza rinasca e dimori in ogni realtà fino anche nel mondo delle istituzioni e della politica.

Un forte richiamo è stato fatto anche per l'attenzione da riservare ai fratelli detenuti, ai disabili, ai malati e i migranti. In questa festa di Pasqua del Achiropita che dimostra le virtù della speranza alimentiamo anche noi la speranza. "Chiedo attraverso l'intercessione dell'Achiropita che ci aiuti a superare i giorni difficili e che il buio si trasformi in luce; E soprattutto non lasciamoci rubare la speranza!".

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