di Cristian Fiorentino
Un trascinante entusiasmo e mille peculiari emozioni hanno contrassegnato le cerimonie in onore di “Santa Maria ad Nives”. Con una moltitudine di sentimenti il popolo dei fedeli, per l’occasione, ha affollato il borgo marinaro coriglianese.
L’attrazione ancora una volta è stata direttamente proporzionale alla partecipazione già dal prologo dell’alzata del panno del 5 luglio. Altre situazioni hanno scortato le celebrazioni ad iniziare dal “Sacro Novenario”, Santi Rosari e Sante Messe presiedute quotidianamente con meditazioni significative esposte dai sacerdoti diocesani ospiti. Nel giorno dell'intronizzazione e incoronazione del simulacro della Madonna è toccato a Don Claudio Cipolla, parroco della comunità di “S. Francesco d’Assisi” di Mirto-Crosia, aprire le celebrazioni mentre nei giorni a seguire ha celebrato Don Vittorio Salvati, vicario foraneo e parroco dell’Unità Pastorale Thurio che ha aderito accompagnato dai parrocchiani di Thurio, Apollinara, Fabrizio e Torricella.
Quindi Don Emanuele Tagliaferro, parroco della “S. Gaetano Catanoso” di contrada San Nico, seguito dalla propria collettività, con la liturgia animata dall'impeccabile “Corale di S. Francesco di Paola” del santuario di Corigliano centro storico diretta dalla maestra Valeria Oranges. E ancora il vicario generale diocesano e parroco dell’Unità Pastorale di Spezzano Albanese Don Pino Straface e i propri parrocchiani e il parroco Don Alfredo Pisani della chiesa dello scalo di Corigliano “Maria SS. Immacolata”. Domenica 4 agosto, nella Celebrazione Eucaristica alla vigilia della festa, un ulteriore toccante momento è stato dettato dalla partecipazione dei pescatori della marineria di Schiavonea. Circostanza dove il comandante Michele Apuzzo del motopeschereccio “Esmeralda Pia”, che quest’anno ha ospitato a bordo il simulacro della Madonna della Neve, ha recitato la preghiera di affidamento depositando l’omaggio floreale.
Festeggiamenti vissuti anche grazie al transito dell’effigie nella “Peregrinatio Mariae” per le strade e le contrade di Schiavonea tra balconi, edifici e vie adornate a festa secondo la tradizione con coperte e fiori. Programma religioso e conviviale, coordinati dal “Comitato Festa”, attraverso un lavoro certosino dove non sono mancate la serata di gastronomia e la sagra del pesce azzurro con tanto di animazione musicale, entrambe nell’ampio cortile della chiesa. Un plauso anche agli infaticabili portatori della statua onnipresenti. Il 5 agosto, giorno della Solennità della Patrona del borgo marinaro, caratteristico il “Matinée”, accordato dell’ass. musicale e culturale “Città di Corigliano-Rossano” che, oltretutto, ha guidato la Madonna nelle varie processioni. Dal “Quadrato Compagna” autorità civili e militari, confraternite cittadine hanno raggiunto la chiesa partecipando alla Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo della diocesi Rossano-Cariati Monsignor Maurizio Aloise.
Liturgia concelebrata dal Padre Superiore Gennaro Sorrentino dell’ordine dei “Redentoristi” di Santo Alfonso Maria dei Liguori e da altri sacerdoti della vicaria di Corigliano, assistita dai ministranti e allietata dal coro “Sinodale” parrocchiale. Rispettata l’accensione della lampada votiva da parte del sindaco e declamata la preghiera di affidamento con tanto di omaggio floreale da parte della capitaneria di porto. Padre Francesco Ansalone, rettore della parrocchia schiavoneota, ha ringraziato il Vescovo, il Padre Superiore, i confratelli, le autorità e tutti i convenuti ponendo l’accento “Sul desiderio di stile sinodale che ha guidato la grande Novena per la Madonna nel segno della Pace, della comunione, del dialogo con tutti in una comunità aperta e in cammino. Esperienza di fraternità vissuta in maniera integrante sotto lo sguardo e l’intercessione concorde della Madonna”.
Un lungo scroscio di applausi si è diffuso in chiesa, invece, allorquando Monsignor M. Aloise nel salutare autorità, gruppi, confraternite, Padre provinciale, associazioni e fedeli ha sottolineato il lavoro e il timone retto dal parroco Padre F. Ansalone in questi anni presso la comunità jonica. Prossimo al trasferimento in altra parrocchia dell’ordine “Redentoristi”, parole di elogio sono state rivolte dall’Arcivescovo a Padre F. Ansalone che nel tempo, nonostante le difficoltà, si è distinto per organizzazione e perspicacia secondo i principi Cristiani in tantissime occasioni donando e ricevendo l’affetto dei fedeli. Monsignor M. Aloise, omaggiato con un orologio del ritratto di “S. Maria ad Nives”, durante l’omelia, prendendo spunto dalla Parola di Dio e proprio dalla prossima partenza del parroco, ha sottolineato, alcuni tratti della Vergine Maria: «Guardiamo verso orizzonti e mete nuove perché siamo una Chiesa dinamica che guarda a nuove prospettive. Alle Beatitudini elencate da Gesù, il Vangelo oggi ne aggiunge una nuova nata da un grido di un’altra mamma.
"Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!", rivolto a Gesù, vuole indicare anche saper gioire per la bellezza e i successi ottenuti grazie alla Mamma che ti ha generato e di riflesso grazie alle nostre Mamme. È un elogio alla dignità del grembo che ha custodito e al seno che ha allattato nostro Signore. Un’esultanza di gioia verso la figura di Maria a cui Gesù fa corrispondere la donazione del bene, non solo per la maternità divina in sé, ma soprattutto perché Maria ha saputo ascoltare la Parola di Dio mettendola in pratica concretamente. Ognuno di noi deve fare corrispondere le teorie ai fatti secondo il servizio verso le sorelle e i fratelli. Maria Beata come Madre di Dio, vero esempio da imitare anche perché appartiene al nostro Popolo. Comportandosi come Maria e secondo i suoi efficaci principi si può diventare come Lei. Il transito dell’effigie in mare espandi la protezione della Vergine sul mare, sulla terra, per la Pace e per le tante invocazioni di ognuno. A tutti i fedeli vanno gli auguri più felici per la conclusione dell'anno pastorale e l'inizio di un tempo nuovo ricordandoci di custodire e mettere in pratica la Parola Viva perché possiamo essere consacrati a Dio e alla sua volontà. Dobbiamo avere un cuore libero per pronunciare il Sì proferito da Maria ed assimilarlo come insegnamento». Il Vescovo ha fatto anche riferimento alle unità parrocchiali di Corigliano, nominate in questi giorni, auspicando ad un viatico edificante e ad un cammino unitario. Un pensiero rivolto anche ai bambini e alle bambine vestite con l’abito votivo della Madonna che, a margine della S. Messa, tra gioie e sorrisi sono state benedette e consacrate. Nel pomeriggio, la statua della Madonna della Neve, in corteo, ha raggiunto il porto, scortata dal moto club “I Cavalieri di Corigliano-Rossano”, imbarcandosi sul motopeschereccio “Esmeralda Pia” del comandante M. Apuzzo. L’attesa processione in mare, seguita da altre imbarcazioni e devoti, ha solcato il tratto del mar Jonio antistante. Allo stesso tempo, sulla spiaggia del litorale numerosissimi i fedeli assiepati per inoltrare le proprie preghiere e saluti, tra applausi e fuochi, al transito della Madonna. In prima serata lo sbarco e il ritorno in piazza “S. Maria Ad Nives” dove è avvenuto il lancio del pallone aerostatico con l’immagine della Madonna della Neve. Martedì 6 agosto, invece, nella S. Messa delle 19 prevista la Celebrazione Eucaristica di ringraziamento con la partecipazione del comitato festa. Lo spettacolo dei fuochi pirotecnici ha chiuso le celebrazioni tra commozione, felicità e anche un pizzico di nostalgia. Padre F. Ansalone e il comitato festa, hanno ringraziato tutte le componenti per la riuscita della festa mentre resta salda la convinzione che la devozione per la “Santissima Maria della Neve”, “Patrona” del borgo di Schiavonea e della gente di mare”, ha calamitato ancora una volta le intenzioni di cittadini e turisti, dove ognuno in cuor suo ha consegnato alla “Mamma Celeste” meditazioni e suppliche auspicando una svolta significativa che sia innanzitutto interiore.