di Cristian Fiorentino

Dal 27 luglio al 3 agosto, sedici ragazzi/e della Comunità Ecclesiale coriglianese di S. Antonio e Santa Maria Maggiore, seguiti da diversi animatori e dal parroco Don Fiorenzo De Simone, si sono ritrovati in montagna per un proficuo campo scuola. 

Manifestazione svoltasi presso la casa diocesana del “Buon Pastore”, alla Fossiata, e dal tema incentrato sull’esodo del popolo di Israele dall’Egitto e la sua Liberazione verso la Terra Promessa. Titolo dell’evento “Il Principe d’Egitto” dove, attraverso la riscoperta della figura di Mosè, i giovani/e hanno ascoltato e appreso l’affascinante storia biblica per come è stata generata e si è evoluta, senza tralasciare vicissitudini e varie difficoltà.

Adolescenti che hanno preso contezza della Scrittura misurandosi e imparando con diversi passaggi delle pagine del vecchio testamento attraverso momenti di preghiera, riflessioni e fraternità. Il tutto accompagnato da laboratori manuali validi per riprendere tra le mani alcune arti. Appreso tecnicamente, infatti, come è composto un rotolo della Scrittura, costruiti bracciali di filo e lavorata la carta attraverso la tecnica quilling art congiunta alla filigrana.

Il 28 luglio, la comitiva parrocchiale coriglianese ha fatto visita a Longobucco, paese natio di Don F. De Simone, visitando il museo delle arti degli antichi mestieri e le chiese cittadine. Gruppo che ha partecipato alla Celebrazione Eucaristica della Novena del Santo Patrono conoscendo la figura e i dettagli di San Domenico, venerato proprio in questi giorni per la festa in paese.

Negli altri giorni le esperienze sono state multiple ad iniziare dalla visita al parco nazionale della Sila “Cupone” e all’esposizione permanente, al lago Cecita compresi i recinti faunistici e floristici. Altre giornate sono stata dedicate alla visita di Camigliatello e venerdì scorso 2 agosto, nella giornata penitenziale sulla scia dell’esperienza del popolo d’Israele vagante per quarant'anni nel deserto, i ragazzi sono stati accompagnati da una guida professionale del parco nell’itinerario 511 per 7 km di cammino dalla Fossiata a Cava di Melis. Lo stesso accompagnatore specializzato ha illustrato i luoghi e le peculiarità del tragitto, la morfologia, la geografia, le indicazioni degli animali presenti in loco e la storica arte dell’estrazione preziosa della resina dei pini e degli abeti. Arte quest’ultima storicamente pregiata nella quotidianità del tempo dai popoli che hanno vissuto e lavorato sul territorio.

Sabato 3 agosto, invece, il ritorno a Corigliano. «Abbiamo vissuto- ha asserito il parroco Don F. De Simone- l’esperienza del campo scuola attraverso una settimana intensa e costruttiva. Un gruppo di ragazzi del centro storico coriglianese, grazie al confronto con la Parola di Dio e relative meditazioni, ne ha ricavato una crescita personale e collettiva intensa riconsiderando aspetti di vita personali. Tutti i momenti e le iniziative sono stati molto apprezzati dai giovani dove non sono mancati gli spazi per la preghiera, il gioco ludico e allo stesso tempo la formazione culturale nonché umana e comunitaria. Vissuta anche l’aspetto dell’autogestione e anche la salutare disintossicazione da telefoni e social e soprattutto la riscoperta della relazionalità.

Focalizzata la crescita d'insieme, tra i giovani partecipanti, in quelli che sono emersi come i valori belli della vita». Frattanto, dopo il successo concreto dell’ “Estate Ragazzi” e del campo scuola, senza considerare anche quelli precedenti come il presepe vivente ad esempio, altre iniziative sono già in cantiere nella Comunità Ecclesiale di S. Antonio e Santa Maria Maggiore. Pianificazione finalizzate all’inclusione soprattutto delle nuove generazioni che finora sta offrendo ottime risposte e destinata a crescere e inglobare altri bimbi/e e ragazzi/e.

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