Fonte: Comunicato stampa Associazione Mondiversi
Un risultato straordinario quello del Concerto di Una Nessuna Centomila - in Arena tenutosi a Verona il 4 e 5 maggio 2024, trasmesso in prima serata l’8 maggio su Rai1.
Un risultato che ci ha riservato una emozionante sorpresa. Siamo liete di esprimere la nostra profonda gratitudine alla Fondazione Una Nessuna Centomila per aver scelto di destinare parte del ricavato del concerto dell'Arena di Verona al Centro Antiviolenza Fabiana ed alle Case Rifugio Mondiversi e Libere Donne. La donazione rappresenta per noi un importante riconoscimento ed è motivo d’orgoglio per il duro lavoro che da anni portiamo avanti in Calabria per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere.
Lottare contro il suprematismo maschile, i costrutti sociali, il patriarcato ed a favore della parità di genere è un percorso tortuoso e ci coinvolge come donne, madri e come professioniste. Per questo la vostra donazione ci commuove e ci fa tirare un sospiro di sollievo, perché è per noi un contributo significativo per proseguire con la nostra mission, per ampliare i nostri servizi e per raggiungere ancora più donne. Non solo. Far parte di una Fondazione come la vostra, che ha dimostrato un impegno costante nel sostenere i Servizi Antiviolenza, ci ha dato l’opportunità di costruire una RETE con le tantissime altre realtà di Centri Antiviolenza e Case Rifugio italiane. Oggi, anche grazie a voi, la nostra VOCE può sconfinare e raggiungere più persone per lottare contro l'oppressione di genere, creare solidarietà e sostenere i diritti delle donne. Grazie Fiorella Mannoia, Giulia Minoli, Celeste Costantino e Lella Palladino. Vi siamo profondamente grate per la fiducia che avete riposto in noi e nel nostro lavoro. Grazie per averci accolte con semplicità ed abbracciate in una grande famiglia, tutta al femminile! Vi aspettiamo in Calabria, ancora GRAZIE!
Le Operatrici
Luigia,
Barbara,
Sonia,
Maria Beatrice,
Valentina,
Nunzia,
Angela,
Francesca,
Giustina,
Mariarosa,
Raffaella,
Maria,
Mariagrazia,
Lucrezia.