di Gennaro De Cicco
La “Sei Giorni” albanese degli amici della FAA (Federazione Associazioni Arbëreshe) Damiano Guagliardi, già Consigliere e Assessore regionale alle minoranze linguistiche, presidente FAA; del prof. Francesco Perri, già Sindaco di Vaccarizzo Albanese, storico e presidente dei probiviri della Federazione, del prof. Gennaro De Cicco, giornalista, docente di Lingua e Letteratura Albanese e del poeta / scrittore, candidato al Premio Nobel per la Letteratura prof. Dante Maffia, si è conclusa.
Momento clou della permanenza, prima a Prishtina e poi a Tirana, il Grande Meeting del 27 Aprile all’ Emerald Hotel di Prishtina, Convegno Internazionale PanAlbanese – InterBalcanico - EuroAtlantico, con tre pilastri tematici principali: Storia – Identità – Integrazione, per il 25° Anniversario della leggendaria Guerra UCK-NATO e della Indipendenza della Repubblica del Kosovo.
Il Grande Meeting di Prishtina è stato anche quest’anno uno dei più significativi, tra gli incontri degli ultimi anni, per l' alto livello di organizzazione, per la piattaforma programmatica complessiva, per il gran numero di partecipanti e per le attività di accompagnamento. Ad organizzarlo il Consiglio organizzativo della Gazzetta delle Alpi (Gazeta e Alpeve), mass media regionali, albanesi nel mondo, in cooperazione con istituzioni, personalità e società civile della regione balcanica albanese, degli USA, dell’ Italia, della Germania, della Svizzera e del Canada … I precedenti incontri si erano svolti a Tirana, Prishtina, Ulcini, Shkodra, Plava, Guci, Gjakova, Vermosh - Great Mountains e Peja. Doverosi i ringraziamenti, espressi in ogni circostanza, da parte dei partecipanti sopraindicati, al Presidente del Comitato Nazionale del Meeting, Ramiz Tafilaj, Direttore della “Gazeta e Alpeve”, al Caporedattore Ramiz Lushaj, all’amico Nikolle Loka, referente degli arbëreshë e a tutti gli organizzatori dell' importante Evento Internazionale. Questo, comunque, il diario completo delle interessanti giornate culturali, che sono iniziate nel primo pomeriggio del 24 aprile. I partecipanti all’Evento, ricevuti all’aeroporto “Madre Teresa” di Tirana dal Tutor, poeta prof. Nikollë Loka, sono ripartiti in taxi per Prishtina, attraverso un tragitto di spettacolari paesaggi tra Albania e Kosovo, vallate incontaminate e montagne innevate, immersi nei pensieri dei ricordi indelebili della resistenza Kosovara.
Arrivati a Prishtina, primo momento culturale, il giorno dopo, presso l’Istituto Universitario di Albanologia, per assistere ai lavori del Convegno sul centenario della nascita (1924 - 2024) dello studioso prof. Jup Kastrati, originario di Scutari, noto nei paesi arbëreshë per essere stato, non solo il primo, ma anche uno dei maggiori studiosi di Girolamo De Rada. Nella stessa mattinata, il poeta prof. Dante Maffia, accompagnato dal suo inseparabile amico fraterno Francesco Perri, è stato ricevuto nella sede comunale, della città di Klinë, dal Sindaco Prof. Shemsi Bajraktari, dal vice-sindaco e dal responsabile della cultura, dott. Dritan Bardaci. Nella circostanza, dopo essere stato dichiarato "cittadino onorario", ha ricevuto un significativo riconoscimento. Successivamente ci si è trasferiti nella sala consiliare, dove erano presenti, il Presidente Prend Buzhala e un nutrito numero di rappresentanti dell’Associazione di scrittori di Klinë “Voreo Uiko” per presentare il libro “Che cos’è l’amore”, tradotto in lingua albanese - Çka është dashuria - dalla poetessa Anila Dahriu, presente alla manifestazione anche per svolgere le funzioni di interprete. A coordinare la mattinata è stato il poeta Kosovaro Jeton Kelmendi. Le relazioni sul libro di Maffia sono state quattro e tutte di livello altissimo, a tal punto che il poeta ha dichiarato la sua emozione dicendo che pensava che non si stesse parlando di lui, ma di un altro soggetto. Mattinata lunghissima durante la quale anche Kelmendi è entrato nel discorso critico, ma anche perché la presenza di Francesco Perri, arbëresh di Vaccarizzo Albanese, ha acceso gli animi dinnanzi ad una sua proposta di reciproca collaborazione tra scambi culturali, possibilmente anche con l' intento di attuare un premio letterario da realizzare, magari ad anni alterni, nel Kosovo e in Calabria.
I ringraziamenti di Maffia sono stati anche una rapida sintesi della sua vita, riprendendo il discorso che Perri aveva anticipato con il ritratto del poeta. L’aula consiliare era gremita soprattutto di narratori, poeti e saggisti Kosovari, entusiasti per aver potuto conoscere l' illustre ospite. In conclusione Francesco Perri ha consegnato, sia al Sindaco e sia al Presidente dell’Associazione, il gagliardetto della FAA (Federazione Associazioni Arbëreshe). Al termine della intensa mattinata culturale è stata visitata la Cattedrale della città di Klinë, intitolata a Madre Teresa di Calcutta, invitati dal Parroco Don Jeton Thaqi, che ha mostrato anche la biblioteca della parrocchia. Una passeggiata notturna, invece, da Viale Madre Teresa fino alla sede del Parlamento ha contraddistinto la serata dello stesso giorno ed ha permesso di scoprire i significativi Monumenti di Prishtina: Statua di Skanderbeg, Sede del Parlamento, Viale Madre Teresa, Teatro Nazionale, Banca Economica, Statua di Skanderbeg, Palazzo del Governo e Statua Ibrahim Rugova. Nella giornata successiva, l’intera delegazione arbëreshe, guidata dai tutor Remzi Plakaj e Agron Haxhiu, è stata accolta al Comune di Skënderaj, città della resistenza Kosovara, dal Sindaco Fadil Nura e dal Vice Sindaco Sami Lushtaku. Skënderaj, città del Kosovo, si trova nel Distretto di Kosovska Mitrovica. Si tratta di una città di 50858 abitanti, la più grande della regione geografica del Kosovo Drenica. Luogo della guerra del Kosovo nel 1998, a cui è stato fatto il maggior danno. Il Primo Cittadino ha attribuito significativi riconoscimenti agli amici arbëreshe della FAA per gli straordinari contributi alla tutela e alla valorizzazione della lingua albanese, alle tradizioni della cultura albanese tra gli Arbëreshë dell'Arbëria e al mantenimento dei legami spirituali, culturali e patriottici attivi con il Kosovo e la Nazione Albanese. La visita della città, avvenuta dopo il cerimoniale comunale, è iniziata nel Cimitero dei Martiri ed è proseguito nel Sacrario dell'UCK, per poi concludersi nel tempio dell'Eroe della Resistenza Kosovara, del leggendario comandante Adem Jashari, leggendario comandante della lotta di liberazione del Kosovo. Il secondo riconoscimento per i componenti della FAA è avvenuto a Prishtina, Sabato pomeriggio, dopo lo svolgimento del Grande Meeting, davanti la statua del Presidente Ibrahim Rugova (1944 – 2006). A consegnare i significativi attestati ai “fratelli arbëreshë”, il Presidente della Gazzetta delle Alpi Ramiz Tafilaj. Attestato di Alto Riconoscimento, fra l’altro, con motivazioni specifiche, intestato ad Ibrahim Rugova, politico e scrittore kosovaro, Primo Presidente della riconosciuta Repubblica Albanese del Kosovo. Leader politico che ha portato avanti la lotta popolare per l'indipendenza dall'ex Jugoslavia, sostenendo una resistenza pacifica. Grazie al suo ruolo nella storia del Kosovo, Rugova è stato soprannominato “Padre della Nazione” e “Gandhi dei Balcani”, insignito del Premio Sakharov per la libertà di pensiero. Nativo del villaggio di Cerrcë, divenne il primo presidente del Kosovo, nonché fondatore e guida del partito “Lega democratica del Kosovo”. Primo tra gli interlocutori presso i paesi occidentali, Rugova portò avanti la propria lotta per l'indipendenza del Kosovo con metodi non violenti. Lunedì mattina, invece, incontro con il giornalista di Radio radicale Artur Nura. Un pour parler fra amici su temi di interesse comune (legge sulle minoranze linguistiche, attività varie …). Gli intensi momenti culturali della delegazione arbëreshe si sono conclusi, con il piacevole e prezioso colloquio con l'Emerito prof. Emil Lafe, con i saluti e i ringraziamenti al prof. Nikollë Loka, alla prof.ssa Vilma Jazexhiu Proko, alla dott.ssa Alda Bardhyli, Direttrice del Centro Nazionale del Libro e della Letteratura. Subito dopo, incontro finale con la prof.ssa Diana Jup Kastrati, Presidente del Centro di Documentazione e Pubblicazioni Arbëreshe, cui la delegazione ha consegnato un gagliardetto a ricordo dell'intensa attività comune. Nell'incontro è stato espresso solidarietà ad UniArber per il rinvio del convegno di studio sui problemi dell'insegnamento della lingua albanese nelle scuole primarie dei paesi arbëreshë e si è riproposto un intenso lavoro comune sulla pubblicistica italo-albanese contemporanea.