di Cristian Fiorentino
A seguito dell’interessante e partecipato incontro di sabato scorso, tenutosi presso il “Centro di Eccellenza” allo scalo di Corigliano, e fondato sulla presentazione del progetto della nuova statale 106 del tratto compreso tra Sibari e Corigliano-Rossano, sia l’organizzazione di volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che il “Comitato per il Sottopasso", a salvaguardia del territorio coriglianese, hanno presentato in questi giorni le dovute osservazioni del caso emerse nel corso dello stesso convegno.
Inoltrate, infatti, le criticità riscontrate e dibattute sia alla Regione Calabria che all’Anas in merito ai procedimenti di valutazione ambientale e di competenza statale. L’associazione “Basta Vittime sulla SS 106” ha specificato, infatti, tutte le valutazioni sia sul finanziamento dell’opera che sugli aspetti ambientali, sottolineando diversi aspetti, tra cui lo scorrimento della futura strada lungo e confinante alla rete ferroviaria, e chiedendo un ripensamento dell’intera opera.
Il “Comitato per il Sottopasso”, invece, si è dedicato ai rilievi sul fronte ambientale inerenti ad aria, settore idrico, suolo e sottosuolo, inquinamento e controllo ambientale delle biodiversità, salute pubblica e beni culturali e paesaggistici. In particolare, lo stesso comitato spontaneo contesta il mega viadotto, nell’area di Corigliano scalo, che attraversando il centro urbano andrebbe a mutare totalmente l’assetto cittadino e dei relativi servizi, sollecitando anche di essere auditi e auspicando una revisione e una riorganizzazione dell’intero progetto. Considerati i tempi stretti, sia l’organizzazione di volontariato che il comitato spontaneo hanno agito celermente e attendono responsi in merito da Regione Calabria e Anas.