di Cristian Fiorentino

Eccellente riproduzione, sabato sera scorso 4 febbraio presso il santuario coriglianese di S. Francesco di Paola, del dramma teatrale “Francesco e il re”.

In occorrenza della festa di San Nicola Saggio da Longobardi, religioso minimo, e nella memoria del passaggio di San Francesco di P. a Tours (2 febbraio 1483) i Padri Minimi e il Consiglio Pastorale, in collaborazione con “Gli Amici dell’Arte”, hanno predisposto la rappresentazione tratta dall’intrigante opera del famoso drammaturgo calabrese Vincenzo Zicarelli. 

Componimento che pone in rilievo la singolare figura di San Francesco alla corte del re di Francia. Onori di casa e saluti spettati al rettore Padre Giovanni Cozzolino che, oltre ai contenuti autentici e alle meditazioni religiose proposte dallo stesso dramma, ha raccontato quando ammirò, in anteprima nazionale, la rappresentazione al teatro Quirino a Roma nel 1987. Peculiare e ottima la padronanza del prof. Giuseppe De Rosis che ha guidato i fedeli e partecipanti all’interno dell’affabile e incantevole storia.

G. De Rosis si è soffermato nei passaggi cruciali dove emergono concetti cruciali come la fede, l’ingiustizia, e la complessità di distinguere i piani divini specie nella sofferenza degli umili e nella superbia dei potenti. Ne viene fuori un Francesco stimato e tormentato, e un re che segnato dalla malattia detiene un atteggiamento ostinato. Francesco si presenta come un uomo definito, tangibile e fortificato dalla Fede.

Di contro, Re Luigi XI è un esperto stratega e politico del suo tempo guidato dalle sue aspirazioni e concezioni. Il taumaturgo incarna l’autorità religiosa che cozza con le visione del regnante finalizzate solo al potere ma che invoca il miracolo della guarigione a Francesco di P. . La descrizione, delineata nell’opera di V. Ziccarelli, analizza l’aspetto specifico di Francesco oltre il misticismo dando prominenza alle sue particolarità e alle sue azioni. Immedesimandosi nei personaggi del dramma, coinvolgenti anche le letture e gli interventi di Rossella D’Aula e dei vari attori sia degli “Amici dell’Arte” che dei gruppi parrocchiali. Impeccabili come sempre anche gli intermezzi musicali a cura della corale parrocchiale del santuario coriglianese di S. Francesco di P. . Serata all’insegna di Fede, cultura e musica ancora una volta ispirate dalla vita e le gesta del Santo Patrono che, attraverso questi eventi, si può conoscere sempre più nei particolari mantenendo salda la devozione.  

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