di Cristian Fiorentino
Tre giorni di altri tempi, quelli vissuti nella zona “Madonnina”, sulla spiaggia di Schiavonea grazie all’evento denominato “Punend e livand intr'a terra ir'u matt”. Manifestazione andata in scena, dal 31 agosto al 2 settembre, prettamente sul litorale jonico coriglianese, annessa al cartellone Coro summer fest, concepito e progettato dalle “Pro Loco Corigliano” e “Pro Loco Rossano” in cooperazione con l’associazione culturale “Il Tremaglio” e con il supporto del “Flag” (I borghi marinari dello Jonio) e l’ “Enac”.
Le due squadre, “Ponente” e “Levante”, si sono sfidate in ogni giornata in una serie di gare avvincenti e ricche di pathos.
Netta l’affermazione della squadra “Ponente” specie nelle sfide di corde, sacchi e gozzi. Maggiore equilibrio vi è stato nella competizione per la costruzione della barca, nella disputa di calcio e nell’albero della cuccagna. Da registrare anche qualche assente illustre, causa acciacco, per la squadra “Levante”. A margine dell’intera competizione, assegnato lo scudetto dal presidente “Il Tremaglio” Salvatore Rigido al capitano della squadra “Ponente” Giovanni Maiorano che terrà il titolo conquistato e in bacheca fino alla prossima estate.
Scudetto in legno molto caratteristico, con tinte biancoazzurre, tricolore al centro e scritta Schiavonea sovrastante. Da evidenziare che originariamente a Schiavonea, al posto dello scudetto, le compagini si contendevano un’imitazione della storia coppa del mondo Rimet. In ordine cronologico si sono svolte, nei singoli giorni, la suggestiva gara dei gozzi in mare, dal lido Corallo e arrivo alla “Madonnina”, quindi l'equilibrata gara calcistica sull'arenile al campo “Sand’ Matteji”, e nella giornata conclusiva i giochi con corsa dei sacchi, tiro alla fine, gara costruzione barche e tradizionale albero della cuccagna. Le serate sono state allietate anche dai momenti “Food e birra” e animate dagli intrattenimenti musicali di Thuro, Dome Dj e dal tributo e cover di Vasco Rossi interpretato da Franco Sposato. “Punend e livand intr'a terra ir'u matt” è stato contrassegnato come un evento intergenerazionale dove, rispetto ad altre situazioni, si è ritrovato e rivisto l'affetto popolare per una mega festa collettiva dettata da giochi e gare, per certi versi, rivisti dopo 30 - 40 anni di assenza. Alla fine, oltre alla squadra "Ponente" hanno vinto tutti, organizzatori, partecipanti e pubblico, ma soprattutto la riscoperta di alcune tradizioni popolari dall’immenso e attraente charme.