Ci sono tanti presepi. C’è anche quello di parole: le parole dei piccoli nelle loro poesie, quelle che scriviamo (o ricicliamo) nei Whatsapp, le parole preganti che abbiamo forse perso, comunque indispensabili per dare un senso a ciò che si vive in questi giorni, come cristiani, ma anche come persone che vogliono vivere bene feste che non sono più solo cristiane.
Perché non c’è niente di più stucchevole della retorica delle grandi occasioni, del ripetere gli auguri di Buon Natale e di Buon Anno con parole ormai logore. C’è un presepe di parole. Quelle che ci stanno dentro come eco di questi ultimi mesi, vissuti tra preoccupazioni e timori locali quanto globali, spesso legati a rabbia e sofferenza. Il presepe allora ha le parole della crisi: vite umane spezzate, violenze sui piccoli e sulle donne, guerre di mafie del nord come del sud (passando per quella “Capitale”), lotte di potere e corruzione, sofismi politici, interessi economici, rabbia e odio verso poveri e migranti, provvedimenti finanziari, frutti di politiche di “equilibrio” e poco di autentiche politiche sociali. Parole non sempre lontane, ma anche vicine, che fanno tutt’uno con l’ambiente distrutto dal cemento e dall’irresponsabilità, le bugie e i sofismi asserviti ai potentati economici, nonostante Greta e i milioni di giovani che protestano, con scienza e coscienza. Chi lotta perché il mondo sia libero da queste parole non vorrebbe ricordarle a Natale, ma sa anche che l’oblio di esse trasforma il presepe in coreografia utopica.
Natale è anche queste parole, anzi per molti aspetti è più vero nella misura in cui si fa carico di esse, le dà un senso, apporta verità e forza, le redime. Tanti sono i presepi che in questi giorni sono stati allestiti nelle case private e nelle sedi di enti e associazioni. Tra queste ultime vogliamo citare quello allestito presso la sede dell’Associazione Azzura a Corigliano centro storico. Per il secondo anno consecutivo l’allestimento è stato curato da Domenico (Mimmo) De Biase vice presidente dell’associazione, nonché presidente del Centro socio-culturale di Corigliano Scalo. Le sapienti mani di Domenico e l’esperienza accumulata nel corso degli anni fanno si che il presepe sia stato curato nei minimi particolari, senza trascurare nulla ed il messaggio che diffonde è squisitamente evangelico e vuole testimoniare, al di là della religiosità, quanto la Natività di Gesù continui da ben 2022 anni ad essere ispiratrice di creatività e d’arte. In questo paziente lavoro Mimmo è stato aiutato dal giovane cittadino del Ghana, Michael Adjei Tannor, che svolge presso l’Azzurra il servizio civile. L’associazione Azzurra nasce nel 1991 e quest’anno compie il suo 32° anniversario di attività.
L’associazione, che ha in Antonio Gallina il suo dinamico presidente, si occupa principalmente di ragazzi diversamente abili, con vari laboratori che vanno dalla musica alle attività ludico ricreative. Si occupa anche di inclusione sociale di minori e giovani adulti, integrazione socio culturale di soggetti svantaggiati che vengono assisti con progetti personalizzati in collaborazione con le varie istituzioni e pubbliche amministrazioni. Si occupa anche di Banco Alimentare, Banco Farmaceutico, raccolta e distribuzione di indumenti e di generi di prima necessità. Lo slogan, davvero significativo, che accompagna le molteplici attività di Azzura è “Siamo matite nelle mani di Dio per scrivere un meraviglioso futuro”. Il presepe inaugurato e benedetto da don Agostino Stasi potrà essere ammirato fin dopo l’Epifania.