Fonte: www.corrieredellacalabria.it

Fare tesoro dell’esperienza 2021 e da qui ripartire con una campagna maggiormente mirata a tutelare il patrimonio boschivo calabrese. Un bilancio, quello dell’estate scorsa, decisamente pesante sul fronte degli incendi che hanno devastato l’intero territorio calabrese.

Mandando in fumo ettari ed ettari di boschi e macchia mediterranea. Secondo l’ultimo monitoraggio effettuato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), la Calabria è stata la seconda regione in Italia più colpita dalle fiamme con una superficie andata in fumo pari al 2,4% e 240 comuni interessati dai roghi. Ed ancora più pesante è stato l’impatto sul patrimonio boschivo locale. Sempre secondo i dati dell’Ispra, è stata la regione che ha subito il maggior impatto di incendi nel Paese: 37% dell’intera area boschiva regionale di cui un quarto costituito da conifere. Da qui l’obiettivo principale scattato quest’estate di scongiurare il ripetersi dell’annus horribilis del 2021, puntando soprattutto sulla «prevenzione» come sottolinea il commissario di “Calabria Verde” Giuseppe Oliva. «È stata un’estate caratterizzata da eventi climatici eccezionali – ricorda Oliva descrivendo il quadro del 2021-. Da metà luglio a metà agosto dello scorso anno si sono registrate temperature elevatissime e venti forti che hanno alimentato il fronte incendi, facendoli trasformare in roghi giganteschi che hanno interessato vaste aree boschive soprattutto del Reggino». Proprio da quell’esperienza, fa presente il commissario di “Calabria Verde”, «è stato redatto dalla Regione il piano antincendio boschivo che raccoglie le indicazione delle criticità che avevamo riscontrato». E a questo proposito Oliva spiega gli obiettivi del nuovo piano varato dall’esecutivo regionale. «Si sono rafforzati – illustra – interventi in termini di prevenzione, ma anche di capacità operativa di lotta agli incendi in Calabria con un incremento del contingente attivo sui territori». Entrando poi nello specifico il commissario che guida la società in house della Regione, racconta i dettagli messi in piedi per fronteggiare l’emergenza incendi. «Abbiamo previsto di impiegare – dice – l’intero contingente di operai idraulico-forestali. Ci sono 3.500 uomini che in questi giorni stanno presidiando le aree boschive e l’intero territorio calabrese maggiormente a rischio. E questi stanno lavorando in sinergia con i carabinieri forestali e con l’intera Arma». A questo proposito Oliva ricorda l’accordo che è stato sottoscritto e che prevede «l’impiego di circa cinquemila militari nelle attività istituzionali di controllo e repressione dei reati, ma anche il monitoraggio delle segnalazioni che provengono sul territorio, di eventuali roghi».  Ma a supporto dell’azione di contrasto agli incendi, Oliva spiega che sono stati messi in campo mezzi tecnologici. «Abbiamo foto-trappole e droni – racconta – che ci permettono un costante monitoraggio della situazione sia di incendi in corso per domarli sia per l’attività di prevenzione». Inoltre sempre in tema di contrasto agli incendi, Oliva ricorda «la convenzione stipulata con i vigili del fuoco che ha portato ad un incremento di uomini dislocati sul territorio a difesa del patrimonio boschivo». Con lo stesso obiettivo è stato siglato anche l’accordo, ricordato dal commissario di Calabria Verde, con «le associazioni di volontariato». «Abbiamo firmato convenzioni – elenca Oliva – con circa 80 associazioni diffuse sul territorio che prevedono un meccanismo premiale sulla base dell’azione di prevenzione svolta sulle superfici interessate da roghi». E tra le azioni messe in piedi per contrastare gli incendi il commissario di “Calabria Verde” elenca anche l’intesa con i cacciatori. «È un accordo importante questo – spiega nel dettaglio Oliva – perché i cacciatori svolgono un ruolo di sentinelle sul territorio visto che conoscono bene la regola che prevede l’impossibilità di svolgere attività venatoria in quelle aree interessate dagli incendi». Nel contrasto ai roghi, il commissario spiega anche l’importanza del processo di sensibilizzazione dei cittadini. «Non c’è dubbio che l’attenzione di tutta la popolazione a partire da chi vive il territorio, come i pastori, rappresenta un elemento decisivo per contrastare gli incendi». Da qui, la motivazione della campagna di comunicazione avviata da “Calabria Verde” sul tema della lotta ai roghi. «Abbiamo registrato – spiega il commissario – che sostanzialmente gli incendi nascono in aree maggiormente antropizzate, lungo le strade di comunicazione, nelle zone coltivate che non presentano strisce di protezione o attorno a centri abitati in cui non vengono svolte attività di pulizia o non sono rispettate le ordinanze. Quindi è necessario che la popolazione venga particolarmente sensibilizzata per rispettare le regole e tutelare l’ambiente». Aspetti che Oliva definisce «centrali» per garantire una maggiore attività di prevenzione degli incendi boschivi. Infine Oliva esprime un moderato ottimismo sul primo bilancio degli incendi boschivi di quest’estate. «I dati che arrivano nelle nostre centrali operative – racconta – confermano una tendenza alla riduzione del fenomeno. E con tutte le attività messe in campo e gli uomini schierati a presidio, ci fanno ben sperare che il quadro devastante che abbiamo registrato lo scorso anno non dovrebbe ripetersi. Anche se siamo consapevoli che esistono alcune variabili climatiche che si stanno, ad esempio, verificando in altre regioni e che ci portano a restare vigili per il prosieguo della campagna antincendi». 

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