di Cristian Fiorentino
Di nuovo in marcia Don Santino Borrelli. Il sacerdote della parrocchia San Michele Arcangelo di Donnici, già noto per rilevanti traversate chilometriche, questa volta camminerà a piedi dalla città ucraina di Leopoli al Santuario Mariano di Czestochowa in Polonia, passando per Cracovia.
Don Borrelli raggiungerà nelle prossime ore la sede di partenza del nuovo cammino che quest’anno sarà in nome della Pace. Il sacerdote cosentino, podista per vocazione, muoverà i primi passi il 31 luglio dalla cattedrale di Leopoli dove recapiterà all’arcivescovo dei Latini di Leopoli, Mons. Mieczyslaw Mokrzycki, una lettera delle offerte raccolte nella sua comunità a Donnici. Traccia concreta di solidarietà al dramma che il popolo ucraino sta vivendo dallo scorso 20 febbraio. Il percorso si concluderà il 22 agosto nel giorno della festa di Maria Regina dell’Universo, con tanto di consacrazione alla Madonna Nera nel Santuario di Czestochowa. Icona di tradizione medioevale bizantina della Madonna col Bambino che come tradizione vuole sia stata dipinta da San Luca, che essendo contemporaneo alla Madonna ne avrebbe dipinto il vero volto. Durante le guerre degli Ussiti, l'icona venne profanata a colpi d'ascia che le avrebbero provocato un sanguinamento miracoloso, e ancora oggi sono visibili due sfregi sul viso della Vergine. Nel XVII secolo la Madonna nera rappresentava per i polacchi la resistenza alle dominazioni straniere. “Cammino di Pace” di Don Santino che toccherà i luoghi sacri intitolati alla “Divina Misericordia” e a “San Giovanni Paolo II” nonché il campo di sterminio di Auschwitz, immagine della sofferenza. Don Santino Borrelli ha fatto suoi i numerosi appelli di Papa Francesco di non dimenticare le guerre, il dramma ucraino e il grido dolente del suo popolo. Il sacerdote, originario di Rogliano, già nel 2014 è stato in Ucraina nel segno della solidarietà, sempre vicino a Leopoli, per un altro conflitto e martirio. Nelle sue tanti percorsi della “Fede”, Don Santino vanta all’attivo già il famigerato “Cammino di Santiago”, in Spagna, lo scorso anno la "Pietrelcina-San Giovanni Rotondo- Monte Sant’Angelo” sulle orme di San Pio, nel 2018 in Terra Santa sul monte Athos da “Akko a Gerusalemme” sulla scia di San Francesco d’Assisi, la Vibo-Paravati-Tropea sulle tracce di Natuzza nonché, sempre l’anno scorso, da Donnici a Roma di oltre 700 chilometri. Tappa capitolina presso la Santa Sede dove Don Santino ha incontrato Papa Francesco che ha firmato la prima pietra di una struttura multifunzionale che nascerà proprio a Donnici, si chiamerà “Liturgica” e sarà finalizzata all’aggregazione sociale. E se un anno fa il Santo Padre aveva chiesto di diffondere il messaggio di fiducia del Vangelo, per concepire l’amore di Dio in tutti i rapporti umani, lo stesso Pontefice oggi avvisato del nuovo “Cammino” di Don Santino, ha fatto pervenire dalla segreteria di Stato Vaticana, la sua benedizione apostolica. Nuova marcia di altri 700 km, da Leopoli alla Polonia, dove il sacerdote della chiesa di San Michele Arcangelo vorrà riproporre un cammino di ascolto interiore ma allo stesso tempo esteso a tutti coloro che vogliono espandere il sapere della pace e dell’indulgenza. Don Santino porterà con sé una preghiera che donerà, insieme al logo catechesi del cammino, a chi incrocerà durante il tragitto e che rientra in un antico ma poco conosciuto cammino da Kiev a Santiago. Un provvidenziale appoggio per predisporre il cammino e per affrontare varie difficoltà logistiche arriverà da diverse persone: tra cui padre Mariusz, sacerdote a Leopoli della “Congregazione dei Paolini”, e una coppia di sposi (un italiano e una polacca), conosciuta proprio durante uno dei tanti cammini e che aiuteranno Don Santino, scortandolo in alcuni percorsi sia polacchi che ucraini. Idea del cammino pensata prima dell’avvento della guerra e che, come meta, si propone: la vicinanza a chi soffre, la memoria visitando il campo di sterminio di Auschwitz e la speranza diffondendo il concetto di “Misericordia di Gesù”. Misericordia illuminante per favorire una nuova forma di cristianizzazione, visitando il Santuario della Divina Misericordia di Cracovia. Un percorso quello di Don Santino Borelli, approvato e benedetto dall’arcivescovo Mons. Francescantonio Nolè, ricolmo di contenuti per propagare con maggiore effetto il concetto di pace fondamento della Fede Cristiana. Già ribattezzato come “Pellegrino della Pace”, Don Santino Borelli alla vigilia della partenza ha specificato: «Questo vuole essere un cammino di pace, di speranza, di preghiera e di vicinanza. Abbiamo preparato anche una preghiera ad hoc in italiano, ucraino e polacco proprio per diffondere la preghiera come punto di riferimento e d'incontro. Cammino che ci spinge ad invocare mai come in questo momento la Madonna come Regina della Pace».