Fonte: www.orizzontescuola.it 

Come sarà il prossimo anno scolastico? Una delle problematiche più sentite in questi ultimi anni, acuita dalla situazione di emergenza sanitaria, è quello del numero di alunni per classe.

Una questione annosa, alla quale aveva cercato di trovare una soluzione l’ex Ministro Azzolina ma il progetto era naufragato per mancata copertura finanziaria. A distanza di anni però il disagio cresce e le soluzioni non arrivano.  Anche oggi, in un intervento a Radio 24 il Ministro Bianchi ha toccato  il tema delle classi numerose, affermando che richiede “interventi, e alcune altre azioni che stiamo mettendo a punto. Il tema della numerosità non è solo di oggi“, ha spiegato Bianchi. E certamente non possiamo dimenticare che a capo della task force incaricata di pensare il piano di rientro a settembre 2020 Bianchi parlava di classi ideali di 10 – 12 alunni Rientro a scuola, Task force: ideali classi da 10-12 bimbi.  Di fatto però i numeri della circolare presentata ai sindacati parlano ancora chiaro e da parte dell’Amministrazione non è stata presentata nessuna novità rispetto agli scorsi anni scolastici. ” L’organico presentato dall’amministrazione è un organico pensato con modalità pre Covid – scrive il sindacato UIL – frutto peraltro di tagli draconiani che creavano problemi didattici non indifferenti e che ora, con la pandemia, sono impossibili da reggere sia sul versante della sicurezza che della didattica.. Oggi non è tempo di politiche di contenimento ma di politiche espansive. Ci chiediamo a cosa servono le risorse della Next Generation EU se non si investe nelle strutture portanti del sistema scolastico che è rappresentato dall’organico che dovrebbe essere strutturato su più anni (almeno triennale) per fare programmazione e passare da contratti a termine annuali a quelli triennali.” “La delegazione della FGU-Gilda degli Insegnanti, che già negli anni scorsi aveva giudicato negativamente la mancata riduzione del numero degli alunni per classe, rileva il clima surreale della riunione. Protesta e ritiene, a maggior ragione nel contesto pandemico attuale, irricevibile una circolare che non preveda flessibilità e deroghe alla composizione delle classi per garantire il distanziamento e le indispensabili misure di prevenzione della diffusione del contagio.”  “La FLC CGIL ha sottolineato la necessità di dare risposte concrete alle esigenze di tutela della salute di studenti e personale scolastico, prevedendo organici adeguati e una maggiore flessibilità legata alle condizioni ambientali, ovvero una profonda modifica della nota in esame.” “Nessun riferimento viene fatto, nella bozza di circolare – scrive la CISL –  alla situazione di emergenza dovuta alla pandemia e alla conseguente necessità di organizzare la didattica in sicurezza attraverso la formazione di classi meno numerose.” “A settembre saremo ancora e purtroppo in periodo di emergenza Covid – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e dopo proclami per abbattere le classi pollaio, ci si permette di formare classi di 31 alunni con buona pace della sicurezza”. La riunione è stata aggiornata a lunedì 26 aprile.

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