Il 13 è un numero che alcuni dicono porti male mentre altri sostengono porti fortuna, in questo caso speriamo nella seconda ipotesi. Abbiamo avuto modo di leggere le linee programmatiche che l’Amministrazione Stasi ha messo in campo, e al punto numero 13 sui 25 totali proposti si parla di acqua per tutti e di normalizzazione della città.
Sostanzialmente i contenuti della proposta sono quelli già indicati dal sindaco durante il nostro convegno del 21 luglio sul diritto all’acqua, e non possiamo che concordare su quanto contenuto dal documento. Manutenzione e potenziamento idrico sono fondamentali, così come l’auspicato superamento del sistema delle pompe di sollevamento e dell’acqua che sale anziché scendere. Apprezziamo inoltre la presa di posizione sull’Autorità Idrica Calabrese, che ricalca quanto da noi affermato nei giorni scorsi. Anche se riteniamo non sia utile limitarsi a sollecitare, ma sbattere i pugni e pretendere l’ingresso della terza città della Calabria all’interno dell’Autorità. Ci saremmo aspettati invece un impegno formale su Sorical e sulla necessità di demolire il suo sistema clientelare che ha di fatto svenduto il diritto all’acqua. Nelle linee guida avremmo voluto leggere una posizione più coraggiosa, tesa a chiudere l’esperienza Sorical con tutti i mezzi possibili, ed auspichiamo che nel prossimo consiglio comunale sindaco e maggioranza accennino alla cosa. Guardare agli esempi della provincia di Agrigento o della città metropolitana di Napoli, che hanno definitivamente reso pubblico il servizio idrico, e portare questi esempi e queste pratiche nel nostro territorio. Oggi il comune di Corigliano-Rossano ha le carte in regola per guidare la transizione verso la fine della mala-gestione del servizio idrico calabrese, serve solo un po’ di coraggio in più.
Comitato Acqua per tutti