Abbiamo il dovere di conoscere e la responsabilità di valorizzare le nostre radici. In questa stringente necessità di un nuovo Umanesimo i Santi sono capaci di unire passato e futuro; di parlare a tutti; di far dialogare generazioni diverse.

– Genitori, educate i vostri figli ad amare la Scuola; spazio e luogo ideale contiguo alla famiglia dove si impara a vivere! Iniziative come queste, con la straordinaria partecipazione delle scuole di tutto il territorio comunale ci insegnano che la fusione non è scritta solo sulla carta, ma è realmente sentita. E sono proprio i nostri figli a dimostrarcelo. Promuoverla dal basso, dai bambini e dai ragazzi, resta il percorso da preferire. – L’insegnamento che possiamo trarre ancora oggi da San Nilo è il coraggio dell’amore in Dio che si traduce in amore per il prossimo e per il Creato. Se conosciamo il suo cammino è perché qualcuno ci ha lasciato testimonianze scritte. Facciamone tesoro. Sono, questi, i principali contenuti ed auspici emersi nel corso dell’evento dal titolo A scuola con Neilos, promosso dall’Amministrazione Comunale ed ospitato nel pomeriggio di oggi (venerdì 27) nella palestra dello storico Liceo Classico dedicato al Santo Patrono di Rossano, nel cuore nel centro storico.  Ad esprimere soddisfazione per la qualità e l’importanza dell’iniziativa è stata, anche a nome del Sindaco Flavio Stasi, l’assessore alla Città della cultura e della solidarietà Donatella Novellis che ha rivolto ai numerosi studenti presenti uno speciale augurio e ringraziamento in greco classico. Coordinati dal docente Daniele Garofalo, insieme alla Novellis, sono intervenuti, tra gli altri,  anche Stella Pizzuti, referente dell’Istituto, la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Amarelli Tiziana Cerbino, Ilario Giuliano per la Coccole Books, casa editrice per bambini e ragazzi di Belvedere Marittimo, il dirigente del polo liceale Antonio Pistoia, lo storico Franco Filareto e l’Arcivescovo di Rossano-Cariati Mons. Giuseppe Satriano. I ragazzi sono stati applauditi in una palestra affollatissima anche da genitori e docenti. Gli ospiti sono stati accolti all’ingresso dal gruppo della Leonetti che ha intonato l’Inno di Mameli. In un angolo 5 piccoli monaci amanuensi hanno simulato l’attività dell’epoca. In prima fila, con il cappellino giallo in testa e una filastrocca stretta in mano, i piccoli allievi della Amarelli hanno atteso trepidanti il loro momento: la lettura del lavoro di ricerca ed approfondimento curata per l’evento. Indossava il saio lo studente chiamato a cantare e raccontare in musica la figura di San Nilo. Le performance sono state molte, tutte notevoli. Nelle classi sono stati allestiti i laboratori niliani per i più piccoli a cura degli studenti del Liceo.

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