Al via la seconda edizione de “A lezioni di Europa” il progetto portato avanti da due anni dall’IC Erodoto di Corigliano-Rossano nell’ambito della progettazione Erasmus Plus “We School Europe”.
La scuola, che è capofila del team, diretta dalla dirigente Susanna Capalbo è impegnata nella visita che le delegazioni di alunni, docenti e dirigenti scolastici, provenienti dalle cinque scuole partner del progetto di altrettanti paesi Europei, stanno effettuando dal 15 al 26 maggio nel territorio sibarita. Il ricco programma prevede una serie di interessanti laboratori didattici sulla storia e le tradizioni che costituiscono il retaggio identitario della Sibaritide nell’ottica di una Europa capace di coinvolgere, accogliere, costruire dialoghi forieri di cooperazione. Quattro i paesi europei coinvolti Polonia, Romania, Macedonia, Estonia e Italia. Il ricco programma ancora in itinere ha previsto oltre ai laboratori, che proseguiranno anche nei prossimi giorni, la partecipazione delle delegazioni straniere al Senza Zaino Day, un progetto altamente innovativo che l’IC ha promosso a partire da quest’anno riscuotendo un notevole successo per la promozione della didattica innovativa. Si è svolto, inoltre, un confronto e incontro sui temi dell’Europa e dell’inserimento del curricolo europeo in un dibattito che ha visto protagonisti docenti, dirigenti e genitori con la dirigente Susanna Capalbo, la responsabile dell’Ufficio Europa di Corigliano-Rossano Benedetta De Vita e la referente del progetto WSE Vita Minisci. Le visite guidate sono alla scoperta della Sila, dei centri storici di Corigliano-Rossano, di Cosenza e dell’azienda Amarelli, della Chiesa del Patire e poi ancora alla scoperta di Schiavonea e del museo di Sibari. <<Si tratta di un incontro tra ragazzi e docenti provenienti da parte dell’Europa- ha spiegato la DS Capalbo- nella convinzione di contribuire tramite la scuola alla visione del continente europeo come “casa di tutti”, un messaggio che in particolare in questo momento storico caratterizzato da “derive sovraniste” assume un ruolo importante. Questo progetto non fa che rilanciare la sfida di “sentirsi parte di” della Calabria, dell’Italia e dell’Europa di un continente che ci ha dato l’opportunità di vivere settant’anni di pace, all’interno del quale si muovono le conoscenze scientifiche tra le più significative. Il nostro compito è educare i giovani ad un pensiero libero, critico e coeso che rimanda alla solidarietà, alla tolleranza alla giustizia>>.