Francesco Lazzarano rappresentante di categoria dell’Anva (associazione nazionale venditori ambulanti) porta a conoscenza dell’opinione pubblica, che la storica fiera detta anche “fiera dei morti”, in programma il primo e 2 novembre prossimi in località Schiavonea, e più precisamente su viale Cristoforo Colombo , ex campo sportivo, e viale della liberta, registrerà un forte e, per certi versi, ingiustificato ridimensionamento nel numero degli espositori.
Infatti le autorizzazioni concesse dal Comune ai venditori ambulanti saranno n.323 anzichè n. 690. Quest’ultimo numero, è giusto ricordarlo, era stato stabilito attraverso una ordinanza dall’ex sindaco Geraci ed è stata fatta valere fino al 2017. Quindi, di colpo, l’attuale Commissario ha eliminato ben 400 posteggi. L'ANVA Confesercenti nello specifico ritiene opportuno affermare che questo provvedimento è inammissibile, perché non solo penalizza tutti coloro che da tantissimi anni ormai erano presente in fiera, ma va a creare non pochi problemi, anche di natura logistica, a coloro che andranno ad occupare i 323 posteggi che saranno assegnati. Infatti i venditori ambulanti nei giorni 1 e 2 novembre verranno posizionati in fila indiana con le spalle rivolte al mare . Infatti gli attuali amministratori hanno stabilito che i posteggi saranno ubicati nel tratto di strada che va dal porto e fino a località Fabrizio, tratto che misura tre km e mezzo 3,500, lunghezza, secondo noi, che mal si addice ad anziani e per chi soffre di diabete. Altra questione che è giusto far presente all’opinione pubblica è che dal 1976 le domande per avere un posteggio nella fiera andavano inoltrate al comune in carta da bollo due mesi prima dell'evento, d’altronde per come previsto dal decreto legislativo n.114 del 31 .03.1998 e dalla legge regionale n. 18.del 11.06.1999 e per come avviene in tutte le 21 regioni d'Italia. Purtroppo qui nella nuova città di Corigliano-Rossano questa procedura non più utilizzabile è sta causando danni di una certa consistenza a tutti quegli ambulanti che vantano titolo e diritto acquisito a svolgere l’'attivita' nell 'ambito della citta' di Corigliano-Rossano. Affermo ciò perché il signor Carlo Lucisano, responsabile dello sportello unico attività produttive (Suap) ha stabilito, in maniera obbligatoria, che tutti coloro che sono in possesso di autorizzazione del tipo A e B dovranno far pervenire la domanda a mezzo posta elettronica certificata (Pec) all'indirizzo del comune utilizzando esclusivamente il modello all'uopo predisposto dall’ente, e pubblicato sul sito web del portale del Suap. Il modello di domanda e la documentazione allegata dovrà essere inviata obbligatoriamente in formato pdf con firma digitale. Segue poi la richiesta di tutta una serie di documenti e adempimenti verso i quali i venditori ambulanti si troverebbero in forti difficoltà. Tutto ciò è assolutamente illogico, utopistico fuori da ogni logica che invece deve puntare a rendere più agevole il percorso burocratico per i venditori ambulanti. In presenza di una situazione assurda e fuori da ogni logica tendente a razionalizzare e migliorare l’iter burocratico per tutti i cittadini, nella qualità di rappresentante dell’Anva lo scorso 5 settembre avevo protocollato una richiesta di incontro urgente al Commissario Prefettizio, dott. Bagnato, proprio per illustrare al rappresentante prefettizio le evidenti difficoltà create ai venditori ambulanti in questa circostanza e trovare insieme utili e soddisfacenti soluzioni. Invece non abbiamo avuto alcuna risposta, nel mentre la Fiera ormai è alle porte.
Francesco Lazzarano – Anva Confesercenti