di Franco Oranges
E’ spirato a Pietrapaola, don Alfonso, lì dov’era stato iviato da Mons. Giovanni Rizzo, Arcivescovo di Rossano del tempo oltre 60 anni fa.
Era nato a Corigliano Calabro nel marzo del 1928, da Luigi, pioniere tabaccaio, e da Rosa Privato, donna di elette virtù. L’improvvisa orfananza paterna, che vide la mamma costretta a farsi carico della numerosa prole nella conduzione della rivendita di Tabacchi a S. Antonio, accrebbe in lui la vocazione sacerdotale che gli ha fatto guardare sempre con amore all’amabile paternità di Cristo. E così fu. Ordinato sacerdote fu mandato a Pietrapaola ove, dal 1956, ha svolto il suo ministero divenendo, per lo zelante apostolato, Cappellano di Sua Santità. Il progresso non c’era, la povertà imperava, si camminava sulla soma… Egli, però, ha amato il gregge affidatogli tanto da stabilire in quel paese la sua residenza prescegliendola, anche dopo la cessazione del servizio sacerdotale, come luogo ove terminare il suo pellegrinaggio terreno. Non di meno amò la città che ebbe a dargli i natali, intervenendo, sempre, in occasioni tristi e liete e non facendo mai mancare la sua presenza e la sua parola di conforto. E’ per la sua autentica coriglianesità che don Alfonso si è fatto amare e si è distinto nei delicati incarichi curiali ricoperti, distinguendosi per bontà ed affabilità. E Corigliano, la sua patria, non può non ricordarlo!