I Vigili del Fuoco, sono specializzati nell’affrontare situazioni di emergenza.

Tutto il mondo ce li invidia per il livello di preparazione, competenza e abilità nel salvare il più alto numero di vite umane in caso di calamità naturali, come terremoti, valanghe, alluvioni, etc. Da Amatrice a Rigopiano, solo per citare gli ultimi interventi più eclatanti in ordine di tempo, chi non ricorda gli atti ai limiti dell’eroismo compiuti dai Vigili del Fuoco italiani, un’istituzione spesso poco valorizzata e poco presente sui media, ma che invece rappresenta un fiore all’occhiello del sistema di protezione civile nazionale, spesso elogiati dalla politica per le loro gesta eroiche, ma dimenticati quando gli si deve dare loro dignità di esseri umani e di lavoratori. Ieri a Corigliano Calabro, 17 gennaio 2018, ancora una volta hanno dato prova delle loro abilità e del grande spirito di sacrificio, sono stati tutto il giorno a recuperare e mettere in sicurezza pezzi di coperture in alluminio coibentate, che a causa del vento di questi giorni erano volate da ogni dove, nei pressi della stazione ferroviaria. Mi sono soffermato a parlare con loro a fine serata e mi hanno detto che erano della caserma di Trebisacce ed erano tutti precari, e che uno di loro, mentre era impegnato nell’attività di sgombero dei residui, era stato colpito al capo da un pezzo di lamiera volante e che il casco in dotazione, ed il caso, aggiungerei io, non hanno fatto succedere il peggio. Loro, invece, con molto garbo e senso di responsabilità, mi dicevano che l’attrezzatura in dotazione, almeno quella, è di buon livello, sicché è difficile che si incorra in incidenti gravi se ci si attiene al protocollo. Voglio fare un plauso a questi ragazzi, che in quanto a senso di responsabilità e senso del dovere non hanno nulla da invidiare ai Vigili del Fuoco effettivi, pur svolgendo lo stesso lavoro e condividendo gli stessi rischi, ma che solo per colpa di una politica miope e miserabile li fa sentire lavoratori di serie B, dal momento che non percepiscono lo stesso salario. Non so a voi, ma a me questo livello di ipocrisia e di mortificazione del lavoro, che rende la vita degli individui sempre più precaria mi fa molto indignare, e quando penso che tutto questo lo fa lo Stato, divento idrofobo. In mezzo, impotenti ma sempre più incazzati, i cittadini. Che pagano un sistema incapace di riformarsi, che votano personaggi inetti salvo poi pagarne le conseguenze sulla propria pelle. Per fortuna ci sono i vigili. Loro sì veri eroi in questi tempi di mediocrità istituzionale. La cosa che non mi spiego è il perché non ci si indigna verso una politica che non ha rispetto nemmeno di coloro che rischiano quotidianamente la propria incolumità per garantire quella degli altri? Questa è l’Italia che ci hanno lasciato in eredità dieci anni di governi Berlusconi, Monti, Renzi-Alfano, Gentiloni. Spero che gli italiani se lo ricordino il 4 marzo p.v.

Antonio Gorgoglione  Segretario Cittadino di Rifondazione Comunista

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