La decisione del mancato scioglimento del Consiglio comunale di Corigliano Calabro, opportunamente motivata nel decreto ministeriale, in tutta sincerità non ci sorprende.
Noi non abbiamo mai dubitato attendendo fiduciosi il lavoro della Commissione d’accesso e lasciando che altri si avventurassero in giudizi prognostici puntualmente smentiti. Nel giorno della definitiva archiviazione, della istruttoria da parte del Ministro dell’Interno, non possiamo che esprimere tutta la nostra grande soddisfazione per l’accertata mancanza di qualsivoglia commistione tra amministratori ed ambienti “mafiosi”. Non possiamo non indignarci davanti alla tracotante mistificazione della realtà che viene messa in atto da qualcuno che vorrebbe evidenziare un gap tra la nostra città e quella della vicina Rossano, proprio in questo momento in cui ci si appresta a diventare una sola realtà. Corigliano non è solo il Castello Ducale che tutti ci invidiano. Corigliano è storia, cultura, tradizioni, capacità imprenditoriali apprezzate e riconosciute anche a livello internazionale, sul cui valore non permetteremo alcuna strumentalizzazione men che meno a chi da questa città, sempre generosa, ha ricevuto tanto in passato. Reputiamo la nostra presa di posizione, sul ritardo verificatosi per l’installazione delle luminarie natalizie, un atto politico dovuto nei confronti della città, ignari di ricevere in cambio una scorrettezza istituzionale di cui attendiamo le dovute scuse pubbliche. Le svariate difficoltà che pure ci sono non determinano alcun bisogno di soccorso esterno. Abbiamo creduto, pur nella diversità delle posizioni, nel processo di fusione quale opportunità per l’intero territorio della Sibaritide da sempre vessato e abbandonato, e non certo per lanciare, come qualcuno vorrebbe far credere, richieste di soccorso politico di cui non avvertiamo alcuna esigenza. Pronti a lavorare nel comune interesse delle due realtà in vista della costituzione della città unica, ci auguriamo che tutti gli attori di questo nuovo percorso mettano da parte ambizioni personali per contribuire alla concretizzazione di quanto i cittadini hanno decretato il 22 ottobre.
IL PREDIDENTE DEL CONSIGLIO ED I CAPIGRUPPO DELLA MAGGIORANZA CONSILIARE
Pasquale Magno, Antonio Ascente, Giuseppe Turano, Serafino Dardano, Angelo Caravetta, Alfio Baffa