Fonte: Comunicato stampa

La confusione regna sovrana presso il laboratorio dell’Ospedale “G. Compagna” di Corigliano. 

Mentre si susseguono le promesse, i cronoprogrammi e i conti alla rovescia per l’inaugurazione del nuovo ospedale di C.da Insiti, i calabresi e coriglianorossanesi, in particolare, non riescono neanche a fare le analisi di routine. I politici di centro-destra e L’on. Straface, Presidente della commissione regionale Sanità, evidentemente non conoscono i gravi disagi che vivono i cittadini, perché sicuramente si affidano – potendoselo permettere - alle strutture sanitarie private.Si sarebbero altrimenti accorti delle tante “pecore all'ammasso” causate dal “nuovo” sistema dei prelievi attivo presso l'ospedale di Corigliano. Per quanto perfettibile, il sistema precedente era basato sugli appuntamenti, telefonici o in presenza, oppure presso le farmacie. Spesso, però, in Calabria quando una cosa quasi funziona va immediatamente cambiata e così la nuova “organizzazione”, che pare sia stata introdotta per uniformarsi alle altre realtà della provincia di Cosenza, non è nient’altro che l’esempio dell’approssimazione e superficialità. Secondo il nuovo sistema ecco cosa succede: Fase 1. Il cittadino si deve recare fisicamente sul posto nel giorno in cui spera di fare le analisi e qui inizia a fare la prima fila presso l’ufficio ticket per il pagamento. Fase 2. Il cittadino dopo aver pagato quanto dovuto, inizia a fare una seconda fila per consegnare la ricetta allo sportello, in uno spazio angusto e inadeguato. Fase 3. Ora finalmente il cittadino può fare una terza fila per attendere il suo turno per il prelievo. Definire tutto questo inefficiente potrebbe quasi suonare come un complimento. Esso non tiene conto degli spazi insufficienti presso la struttura di Corigliano, prevede la presenza al mattino di decine di persone (almeno 50 previsti, ma sono molti di più) e impedisce agli stessi di potersi recare al lavoro nella stessa giornata. Il tutto per persone spesso con problemi di salute e nella deambulazione e senza alcun rispetto della privacy.Ciò crea pesanti disagi per la cittadinanza, dando adito a nervosismo ed invettive verso gli operatori che assistono impotenti a questo monumento all’approssimazione.Questa non è propaganda. È una situazione che si può facilmente constatare ogni mattina, recandosi presso l'ufficio ticket, oppure presso l'ufficio analisi.I politici regionali responsabili sulla sanità non possono trattarci come sudditi, meritiamo rispetto e servizi adeguati, senza costringerci a doverci rivolgere, alla fine, sempre agli operatori privati.Il centro-destra perde tempo a contestare bollette e concerti, ci propone una Corigliano-Rossano come la nuova Cinecittà, eppure non riesce neanche ad organizzare degnamente un sistema per effettuare le analisi del sangue.


Giovanni B. Leonetti Candidato al Consiglio Comunale per la lista Alleanza Verdi-Sinistra

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