Fonte: Comunicato stampa
L’industria del turismo rappresenta, tra le tante vocazioni del nostro territorio, una delle principali realtà economiche nel presente e certamente la più rilevante in ottica futura.
Nell’epoca in cui, paradossalmente, il “racconto” della bellezza è più importante della bellezza stessa, non possiamo non considerare necessario investire energie positive sulla capacità attrattiva del racconto di una Città così ricca di risorse etniche, culturali, eno-gastronomiche. Dobbiamo, dunque, avere la capacità di invertire un paradigma che troppo spesso ci impone l’autocommiserazione, dimenticando che siamo noi gli artefici del nostro sviluppo. In questo la politica, anche a livello locale, può giocare un ruolo decisivo, favorendo principalmente il metodo della compartecipazione nell’assunzione delle scelte strategiche. Corigliano-Rossano è già una realtà turistica regionale, ma ha il dovere di ambire ad essere meta nazionale e internazionale, attraverso la sinergia tra Istituzioni e operatori economici. Sarebbe, da questo punto di vista, opportuno – anzi, direi necessario – istituire un forum permanente tra operatori turistici e Comune, con assemblee e incontri a cadenza mensile, così da rendere strutturale la partecipazione, l’ascolto e il confronto tra Pubblico e privati. Non possiamo costruire una città a misura di turista, se non rafforziamo le forme di cooperazione costante, sia sul piano delle scelte che ogni giorno un’amministrazione locale deve assumere nella gestione della quotidianità, sia nella pianificazione a lungo termine degli investimenti nel campo turistico-culturale. L’ascolto di tutti i cittadini e il coinvolgimento diretto degli stessi nell’assunzione delle decisioni è stato e deve diventare sempre di più la stella polare dei decisori politici, al fine di ridurre al massimo il margine di errore. Tale assunto vale anche – forse principalmente – per il Porto di Corigliano, ad oggi avvolto da una incomprensibile nebbia sulla sua destinazione d’uso. È necessario aprire il confronto tra i cittadini, anche per dare spazio, senza preconcetti, alla posizione di chi legittimamente pone dei dubbi sull’opportunità di realizzare nel nostro porto un sito industriale che potrebbe comprometterne il presente e il futuro. Di certo non è possibile che scelte di tale importanza vengano assunte a Catanzaro, Vibo Valentia o Gioia Tauro, usando poi il porto di Corigliano solo come passerella elettorale da convegni del primo pomeriggio. Attraverso l’ascolto, il confronto e la partecipazione possiamo finalmente sovvertire il deplorevole atteggiamento di taluna politica – tipica della zona di Germaneto - abituata a vedere i cittadini esclusivamente come elettori.
Giovanni Battista Leonetti