Fonte: Comunicato stampa
Circa 1 milione di euro bruciato per solo intrattenimento attorno a Ferragosto, senza alcuna promozione della destinazione turistica. Rispetto a questo dato vergognoso, che emerge aritmeticamente dagli atti e che sintetizza un preciso modo di concepire la gestione delle risorse pubbliche, sindaco e assessori ancora non hanno né smentito né offerto chiarimenti alla Città.
Solo chiacchiere, allusioni e fuga dalle proprie responsabilità. Dopo diversi giorni restano ancora senza risposta due semplici domande:
1) quanto è costata la programmazione estiva ai cittadini di Corigliano Rossano?
2) a quanto ammontano le determine di spesa ma ancora senza copertura?
SE STASI HA NUMERI DIVERSI HA IL DOVERE DIMOSTRARLO
È quanto dichiara Guglielmo Caputo, già assessore al turismo di Rossano e rappresentante di Fratelli d’Italia, ritornando sulla spesa colossale contenuta nelle determine (non tutte ancora disponibili) dell’esecutivo Stasi per la cosiddetta programmazione estiva: settecento ottanta duemila euro. Se sono numeri errati, documenti alla mano, Stasi ha il dovere di dimostrarlo. Si o no. Senza fumo.
SIAMO SICURI CHE LA CORTE DEI CONTI RIPORTERÀ TRASPARENZA
Così come il Sindaco ha il dovere di chiarire a quanto ammontano le altre determine, approvate dal super dirigente (nominato dal Sindaco) ma ad oggi ancora senza copertura, come ad esempio quelle per Siae e per i piani di sicurezza per il mese di agosto. Restiamo comunque convinti che su questa precisa questione, dalla quale emergeranno altre centinaia di migliaia di euro di spese assunte senza la necessaria copertura finanziaria, saprà riportare la necessaria trasparenza la Corte dei Conti alla quale nei giorni scorsi abbiamo formalizzato le nostre istanze.
DI QUALE FANTOMATICA PROGRAMMAZIONE ANNUALE PARLA IL SINDACO?
Ciò che più indigna – continua il rappresentante di Fratelli d’Italia – è che nel suo vano tentativo di replica, ammettendo indirettamente l’esistenza di quella spesa gigantesca (782.000 euro) che continua a crescere quotidianamente, Stasi allude ad una programmazione annuale. Forse si riferisce al discutibile bando per l’assegnazione di contributi per eventi da maggio a dicembre (100 mila euro iniziali, poi lievitati a 150 mila euro per consentire di rientravi ad associazioni amiche e contigue come Terra e Popolo)? Lo spieghi. Nessuno sa nulla di questa fantomatica programmazione annuale che avrebbe dovuto far parlare della terza città della Calabria fa gennaio a dicembre e quanto meno oltre il Trionto ed il Crati. O è stato forse messo in atto il famoso piano turistico commissionato per migliaia di euro dalla Giunta Stasi a tale professor Romita?
SOLO SPESE PAZZE, NESSUNA PROMOZIONE NÉ DESTAGIONALIZZAZIONE
L’unica certezza che emerge dalle carte, sono le spese pazze di questa Giunta. Nessuna pubblicazione o iniziativa di promozione nazionale o internazionale. Nessun piano di promozione strategica, di marketing e comunicazione turistica per attrarre visitatori e per destagionalizzare. Ma, tra le tante migliaia di euro bruciate, perfino un reportage di 1 minuto sui concerti di quest’estate, costato ben 14 mila euro, ovvero 200 euro al secondo; un prodotto turisticamente inutile, senza alcuna efficacia. Una vergogna assoluta.
INTROITI TASSA DI SOGGIORNO DIMOSTRANO FALLIMENTO TOTALE
Al netto delle foto di piazze e lungomari pieni a Ferragosto, che rappresentano l’immagine scontata della Calabria in quei giorni e che non misurano in nessun modo gli effetti di un’eventuale programmazione turistica, tanto meno annuale, gli unici dati che Stasi dovrebbe avere in mano e citare sono quelli della tassa di soggiorno e quindi dei pernottamenti. Peccato che – conclude Caputo – da quelli trapelati fino ad ora, confrontati con la spesa documentata, emerge una perdita gigantesca che per una qualsiasi azienda significherebbe solo fallimento. Aspettiamo che Stasi dimostri il contrario. Basta chiacchiere.
GUGLIELMO CAPUTO (FDI) -