Fonte: Comunicato stampa
Venerdì 21 settembre si è svolto il Direttivo, aperto agli iscritti, del circolo PD di Corigliano Rossano con tema analisi del voto e prospettive per il futuro. Il dibattito si è svolto con spirito di chiarezza e di trasparenza.
La stessa chiarezza con cui si è preso atto dei risultati delle urne che hanno decretato la fuga in avanti di Fratelli d’Italia mentre per tutti gli altri partiti, compreso il PD, prevale la fluidità e mobilità del voto. Dalla discussione ampia e partecipata sono emersi diversi spunti significativi. Il preoccupante fenomeno dell’astensionismo: dal 1992 ad oggi l’Italia ha perso 12 milioni di elettori pari ad una percentuale del 23.5% quindi sono sempre di più le persone che rinunciano a farsi rappresentare, che non hanno fiducia nei partiti. Per come è congegnato il Rosatellum Il centro destra, trainato da Fratelli d’Italia, ha vinto perché elettoralmente unito. Diversamente sarebbe stato il risultato se si fosse concretizzato il “campo largo”. Addirittura in Calabria e nel nostro collegio risulta vincente una alleanza Pd – Cinque stelle. A Corigliano Rossano il PD è passato dal 18.16% del 2013, al 10.35% del 2018 e al 9.21 nel 2022. Guardando il voto per aree siamo meno presenti, sia a Corigliano che a Rossano, nelle contrade e nelle periferie. Quindi in termini percentuali teniamo ma perdiamo rispetto alle aspettative. Così come i cinque stelle perdono ma vincono rispetto alle aspettative. Il voto ci attribuisce il ruolo di opposizione ma ci indica anche le cose da fare per ricostruire il PD a partire dal congresso in atto. Congresso che non deve servire per cambiare nome, simbolo e segretario. Ricordiamoci che nonostante tutto siamo sempre il partito del 20%. Deve servire per dire chiaramente da che parte stiamo, per offrire al paese un progetto politico con una visione chiara di dove vogliamo andare, di come si vuole migliorare la società. Un progetto politico basato sui nostri ideali e valori: l’amore per la libertà e per l’uguaglianza delle opportunità, per la giustizia sociale e i diritti civili, per la solidarietà e la pace, per il lavoro e la tutela dell’ambiente. Un congresso dove “le correnti”, queste sì da cancellare, si guardino negli occhi, comprendano la realtà e finalmente mettono il partito in connessione sentimentale con la gente, con la nostra gente. Perché la nostra più che una crisi elettorale è una crisi di idee e di visioni. Anche a Corigliano Rossano abbiamo tanto da fare per rimettere in piedi il nostro partito, per recuperare il tempo perduto, per ritornare a fare politica, per conquistare gli elettori. Riprendere il lavoro di organizzazione e strutturazione del partito sospeso per la campagna elettorale e iniziare a lavorare, insieme, per costruire un progetto politico chiaro, inclusivo, che coinvolga tutte le forze riformiste, progressiste e di sinistra presenti in città anche in prospettiva del prossimo appuntamento elettorale delle amministrative. Le questioni da affrontare sono molteplici: l’annosa questione della 106 e del suo muovo tracciato, quella dei rifiuti, il Nuovo Ospedale della Sibaritide non più rinviabile stante la disgraziata condizione sanitaria nel nostro territorio, il destino dell’ENEL, il futuro del Porto, l’approvazione del PSA, la realizzazione di un unico lungomare, l’approvazione dello statuto fondativo per troppo tempo atteso, la lotta senza quartiere alla criminale organizzata che imperversa sempre di più in città. Lavorare per un Partito Democratico che ritorni ad avere la funzione politica e sociale che gli spetta. Insomma, un Partito che mobilita all’impegno politico intorno ad una chiara idea di futuro per cui abbia senso battersi. Solo così ritorneremo a essere fra la gente, solo così questa città svolgerà la funzione per cui è nata, solo così il nostro Partito potrà tornare a vincere.
Infine è stata rimarcata con forza la nostra richiesta di PACE per il conflitto aperto in Ucraina.
Francesco Madeo Segretario cittadino PD Corigliano Rossano.