Fonte: www.corrieredellacalabria.it
La «concertazione dal basso», con le segreterie provinciali insediate in modo permanente per proporre liste e candidature per le Politiche tenendo presente però che «bisogna fare i conti anche con gli alleati», il richiamo al massimo impegno contro «i populisti e i sovranisti di destra».
Il segretario regionale del Pd Nicola Irto fa il punto della situazione in un punto stampa a Lamezia Terme nella quale presenta le portavoce provinciali della Conferenza delle donne democratiche: è l’occasione anche per un attacco al governatore Occhiuto e al centrodestra alla Regione per «la vergogna» – Irto la definisce così – dell’aumento degli stipendi ai manager della sanità «senza dare un euro a chi butta il sangue negli ospedali».
Il Pd calabrese verso le Politiche
Primo step sulle Politiche. Per Irto «una campagna elettorale estiva impegnativa, alla quale ci stiamo preparando con grande entusiasmo e grande forza, attraverso il nuovo percorso che il Pd ha avviato in Calabria con una straordinaria stagione di congressi a tutti i livelli. Oggi abbiamo anche avviato un’importante iniziativa dei volontari che andranno casa per casa in tutt’Italia e in Calabria, quindi un importante sforzo organizzativo che ci porterà a combattere le destre e raccontare la positività di un forte messaggio europeista di governo del Pd. Stiamo costruendo adesso il perimetro di una coalizione di governo riformista e progressista, faremo una lista – quella del Pd – che si chiamerà “Democratici e Progressisti”, che è una lista innovativa e lega insieme anche altre esperienze politiche. Faremo alleanze con altri partiti. Insomma- spiega il segretario regionale democrat – la nostra offerta politica sarà un’offerta che vuole guardare al Paese reale, vuole impegnarsi a dare uno stipendio in più agli italiani e vuole lavorare per il riscatto del Mezzogiorno e della Calabria, e solo il Pd può assumersi questa responsabilità, solo il centrosinistra può farlo, e non i populisti e i sovranisti di destra». Quanto alle candidature, Irto specifica: «Noi abbiamo approvato un regolamento in direzione nazionale, in queste ore c’è un continuo confronto con le segreterie provinciali, ci saranno alcune direzioni provinciali che si riuniranno. Insomma, c’è una concertazione dal basso, sapendo però che abbiamo un perimetro della coalizione da costruire, ci saranno degli alleati e anche con quelli dovremo fare i conti nella scelta e nella distribuzione dei candidati».
Irto presenta le portavoce provinciali delle Donne Pd
Quindi, il tema dell’incontro con la stampa, la presentazione delle cinque portavoce provinciali della Conferenza delle Donne democratiche: si tratta di Lidia Vescio (Catanzaro), Simona Colotta (Cosenza), Alba Amato (Crotone), Barbara Panetta (Reggio Calabria), Vladimira Pugliese (Vibo Valentia). Tutte al fianco di Irto, e della portavoce regionale Donne dem, Teresa Esposito. «Continua il processo di radicamento e di riorganizzazione del Pd, oggi – rileva Irto – presentiamo le segreteria democratiche di tutte le province, segno che c’è un partito che si è rimesso in moto, si sta riorganizzando e fa della parità di genere non un assillo da slogan ma nei fatti e quindi creando anche una classe dirigente di donne impegnate che possano contribuire al programma e al rinnovamento e alla rigenerazione del Pd in Calabria». Irto quindi aggiunge: «In Calabria c’è un valore di proposta politica ancora più importante: le portavoce saranno parte centrale per processo di riorganizzazione del Pd regionale, la conferenza delle donne dovrà recitare un ruolo di primo piano anche nella campagna elettorale e nella piattaforma elettorale nazionale e regionale. Ci sono poi qui battaglie culturali e sociali molto più ampie delle loro colleghe in Italia, perché in Calabria ci sono arretratezza, ci sono diversi problemi, in Calabria è tutto più difficile. Per questo colgo l’occasione per esprimere solidarietà a tutti i medici e paramedici, Oss e infermieri, donne e uomini, che ieri hanno visto la destra, alla Regione Calabria, aumentare gli stipendi dei manager senza dare un euro in più agli infermieri che buttano sangue negli ospedali e nei reparti calabresi. Su questo chiedo, quando rientriamo sui territori, di iniziare a raccontare il dramma e la vergogna di Occhiuto e del centrodestra, che aumentano gli stipendi degli apicali, senza andare a valutare i risultati, che mi sembra siano pessimi per come detto da tutti, e non si dà un euro in più a chi – donne e uomini fa straordinari, a chi tiene aperti i reparti, e con i fondi Covid mai arrivati. Su questo – conclude Irto – serve una battaglia politica collettiva che non deve fare solo il segretario regionale ma tutto il Pd in tutte le sue articolazioni». (