Fonte: Regione Calabria
Obiettivo mare pulito, dalla Regione arriva una nuova ordinanza che riguarda la depurazione. Lo ha annunciato oggi il presidente Roberto Occhiuto.
«Stiamo lavorando alla depurazione da novembre. Abbiamo smaltito un migliaio di tonnellate di fanghi che ora non finiscono più a mare. Tutto ciò non bastava, e quindi siamo intervenuti sugli impianti di sollevamento, grazie al contributo di molti sindaci che si sono messi a lavorare sulla depurazione. È un tema che risolveremo entro due o tre anni, perché la Calabria ha molte abitazioni e molte attività economiche che non sono collettate, ma stiamo avendo già dei buoni risultati», ha detto Occhiuto incontrando i giornalisti alla Cittadella di Catanzaro. «Non basta. Bisogna aumentare i controlli sui lidi, sulle strutture ricettive, sui Comuni, affinché esercitino anche loro attività di monitoraggio in quelle zone non a norma. Per cui oggi ho firmato una nuova ordinanza – che come sempre ho inviato alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri, alle Capitanerie di Porto, alle Procure – con cui si dispone che i gestori degli stabilimenti balneari facciano dei controlli sull’efficienza dei loro impianti di depurazione e inviino gli esiti di questi controlli all’Arpacal. Stessa cosa dovranno fare le strutture ricettive e alberghiere», ha aggiunto il governatore. «Nell’ordinanza – ha continuato – si dispone, inoltre, che i Comuni dei litorali costieri di tutta la Regione facciano dei controlli a campione sulle aree non collettate e sulle strutture turistiche, e inviino sempre tali controlli all’Arpacal. Altro punto dell’ordinanza riguarda gli autospurgo, i quali prima di effettuare ogni intervento dovranno inviare una Pec al Comune e all’Arpacal, segnalando i loro movimenti. Ciò è molto importante perché altrimenti tutto quello che stiamo facendo sui depuratori e sugli impianti di sollevamento, rendendoli finalmente efficienti, rischia di produrre risultati inferiori rispetto a quanto ci attendiamo». «Sono molto soddisfatto – ha affermato Occhiuto – del lavoro che è stato svolto finora, e mi pare che in molte realtà della regione dove c’è stato storicamente un problema legato all’inquinamento, il mare oggi sia invece cristallino. Ma, ripeto, non basta. È un problema che ha bisogno di interventi strutturali. La mia ambizione è, inoltre, quella di passare al soggetto unico per la gestione degli impianti di depurazione e di fare interventi sul sistema di collettamento, anche perché la Calabria è una delle regioni che ha più procedure di infrazione su questo aspetto». «L’ordinanza di oggi, che probabilmente è impopolare, è anche necessaria per fare in modo che la cultura della depurazione che non c’è mai stata in Calabria si affermi sempre più, perché il mare è una risorsa di sviluppo economico per la nostra Regione», ha concluso il presidente della Regione.