Regione Calabria:
Fonte: Corriere della Calabria
di Luca Latella
Nemmeno il tempo di esultare o smaltire la delusione, a seconda dei casi, che si volta pagina. D’altronde, la vita è tutta un’elezione.
E così fra chi è rimasto completamente fuori dai giochi delle amministrative, chi ha vinto, chi è salito sul carro dei vincitori o, peggio, chi ha perso ed è pronto subito a consolarsi, ecco il presumibile schieramento jonico per le prossime regionali. Che si vada al voto in autunno, o come si prospetta, nel 2020, nessuno vuole farsi trovare impreparato. In molti stanno sondando il terreno, abbracciando progetti tutti al femminile, cucendo o ricucendo rapporti, o cedendo a lusinghe e corteggiamenti – dopo i promettenti ultimi risultati elettorali – in vista di un posto in lista. Nelle scorse settimane sono trapelati i nomi del coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani e dell’ultimo sindaco di Rossano, Stefano Mascaro. Da indiscrezioni stanno tramutandosi in certezze. Il rappresentante del partito della Meloni sarà certamente ai nastri di partenza, Mascaro quasi. La truppa sarà, però, rimpinguata. Nomi ne circolano tanti e nel campo del “si dice” si fanno quelli dell’ex consigliere regionale Giuseppe Graziano, di Marco Graziano, Domenico Rotondo, Aldo Zagarese, Claudio Malavolta e non solo. Approfondendo, probabile che l’ex segretario questore del consiglio regionale ci riprovi dopo l’ottimo risultato ottenuto nel 2014 con i suoi 9.041 consensi. Da consigliere comunale di opposizione a Corigliano Rossano, potrebbe farci più che pensierino. L’omonimo, Marco Graziano, già candidato a consigliere comunale, proviene da una dinastia politica.
LE SORPRESE POTREBBERO ANCHE NON FINIRE QUI
È il fratello dell’ex assessore al Bilancio della provincia di Cosenza con Oliverio, Antonello Graziano, già brevemente commissario dell’Asp di Crotone. Vicini ad Orlandino Greco, rappresentano il vessillo di Italia del meridione da queste parti. Domenico Rotondo è appena entrato in consiglio comunale tra le fila del sindaco Flavio Stasi, così come Claudio Malavolta, nominato nei giorni scorsi vicesindaco e assessore allo sviluppo della città. Il braccio destro di Stasi ha già partecipato alla competizione regionale nel 2014 ottenendo, nella lista Oliverio Presidente, 768 preferenze. Aldo Zagarese, infine, si è appena seduto fra gli scranni di opposizione venendo eletto nella coalizione “Civico e Popolare”, con a capo Gino Promenzio. D’ispirazione e credo piddino, è stato vicesindaco di Rossano e impegnato assessore al Turismo. In attesa di capire qual è il limite fra indiscrezione e verità, desta curiosità anche l’eventuale collocazione politica, qualora qualcuno di questi realmente si dovesse candidare. E tra nomi noti e meno noti pronti a salire sulla rampa di lancio della politica locale, le sorprese potrebbero anche non finire qui.
PARITÀ DI GENERE
Ed infatti a questi nominativi potrebbe aggiungersi quello di Rosellina Madeo, già presidente nell’ultimo consiglio comunale di Rossano che si è sempre distinta per le battaglie della parità di genere, tema per il quale ha scritto di recente anche il libro per bambini “Femmine e maschi, diversi ma uguali”.
La Madeo, neo eletta fra gli scranni di opposizione del consiglio comunale di Corigliano Rossano con “Civico e Popolare”, potrebbe scendere in campo alle Regionali condividendo un progetto ben più ampio di sole donne. Una lista “trasversale” tutta rosa interprete di un progetto politico che potrebbe abbracciare tutta la Calabria, al quale starebbe lavorando la consigliera di parità regionale, Tonia Stumpo. La consigliera di parità regionale Stumpo precisa tuttavia di non essere al lavoro su una lista delle donne per le prossime Regionali, «anche perché questa sarebbe incostituzionale. Sono piuttosto impegnata istituzionalmente a promuovere la parità di genere in ogni parte e luogo della Calabria. In questa direzione fino alla fine lavorerò perché anche la Calabria si doti della legge elettorale sulla rappresentanza di genere. Atto che compete tuttavia al consiglio regionale che ad oggi ancora non riesce ad adempiere».