di Stefano Mascaro sindaco dell'ex comune di Rossano
A poche settimane da evento epocale per la nostra comunità, sento il dovere di indicare la strada che ritengo più idonea per affrontare viaggio affascinante ma al tempo stesso pieno di insidie e pericoli che non dobbiamo e possiamo ignorare.
La politica, e non altri, deve battersi lealmente e poi giungere a sintesi larga e condivisa del solo interesse del territorio e dei suoi abitanti. Abbiamo vissuto diciotto mesi non facili, è vero, ma abbiamo lavorato lealmente, onestamente, con successi conseguiti in vari settori e con tante altre problematiche che, solo per tempo, non abbiamo concluso completamente. Ho faticato a tenere insieme nel giusto e nel buon gusto, politica, persone, amici e avversari e non ho mai dovuto chiedere scusa per una sola parola detta fuori posto ed ho sempre ritenuto una risorsa il confronto con i tanti già Sindaci della Città che io, anche da semplice consigliere ho sempre rispettato, a prescindere dal ruolo di governo o di opposizione. Non posso dire le stesse cose di chi non ha mai perso occasione per soffrire e tacere di fronte a evidenti successi: programmazione turistico – culturale senza precedenti, riordino contenzioso ufficio legale, rilancio dello sport e degli impianti sportivi, efficientamento energetico con Rossano oggi più bella e più sicura e con minori costi, giornata nazionale del FAI, guida regionale Città dell’olio, promozione di gemellaggio con Matera e presenza del Sindaco De Ruggieri, riordino della macchina comunale, programmazione del fabbisogno e assunzioni di categorie protette e amministrativi, programmazione fondi POR 2014/2020, avvio di percorsi virtuosi per le politiche attive per il lavoro, ripristino della legalità su tutte le case popolari ATERP con richiesta e supporto del Comando Generale dei Carabinieri e conseguenti revoche di abusivismo. E ancora attenzione al rilancio e riuso di alcuni plessi scolastici come via Torino e miglioramento del progetto di via G. Rizzo, acquisto di 5 nuovi scuolabus per la tutela e la salvaguardia dei bambini, costituzione dell’albo delle associazioni, costituzione dell’albo delle famiglie affidatarie per la tutela dei minori del nostro territorio, sblocco delle assegnazioni delle case popolari Aterp e comunali; ripristino, sistemazione e avvio delle c.d. “case murate “ prossime alle assegnazioni, realizzazione dello SPRAR a maggiore tutela del territorio, avvio del progetto del nido comunale da zero a tre anni e progetto diurno per disabili adulti, realizzazione progetto ministeriale SIA e tanto altro ancora. Conosciamo la storia di come si è arrivati al traguardo della fusione con appoggi diffusi e a vario titolo, ma caratterizzato anche da evidenti silenzi di chi non si sentiva pronto e adeguato al ruolo di guida della nuova Città. Leggo e ascolto da parte loro attacchi continui, falsi, disordinati e cattivi nei miei confronti e della mia giunta e maggioranza. Mai nessun riconoscimento e apprezzamento! Se è nata una nuova Città lo si deve solo ed esclusivamente alla buona volontà della politica e delle persone, ma non deve impossessarsene chi è solo capace di parlare di politica per slogan e null’altro. Sogno e spero di poter difendere la mia e nostra onorabilità di gente semplice e onesta appena potrò, non so se sarà in un comizio pubblico o se possibile incontrare il candidato Stasi in pubblico dibattito, perché ritengo giusto far sapere ai tanti rossanesi e, soprattutto, ai tanti coriglianesi che non lo conoscono, la storia vera di un giovane fuori ma di un vecchio dentro, che ama, alla politica di lavoro, di responsabilità e di fatica, sospetti e calunnie. Non temo e non ho paura perché ho affrontato sempre il mare anche in tempesta, sono rimasto vivo e pur avendo maneggiato farina per 18 mesi, sono uscito con le mani pulite come mio padre mi ha insegnato. Oggi guardo da lontano, ma non troppo, e dico che ognuno può ambire e ricoprire ruoli prestigiosi con fatica, fortuna, pazienza e competenza, ora e anche nel prossimo futuro. Torno dopo 18 anni di consiglio comunale a vita privata e ringrazio Dio, la politica e i tanti concittadini per avermi dato l’opportunità di essere l’ultimo Sindaco di una grande e nobile Città. Invito i due candidati, Graziano e Promenzio, al rispetto e al dialogo, sogno un largo governo costituente e non liste costituenti e una ampia maggioranza dei migliori, una libera giunta, competente e attrezzata. Chiarisco, infine, la mia posizione.E’ vero che alcuni miei amici di vecchia data hanno seguito il progetto di Giuseppe Graziano, antico e caro amico, e ciò non l’ho impedito. Ma è altrettanto vero che il mio percorso politico è stato maggiormente legato al Partito Democratico e alla sua area ed ho riservato, allo stesso, parte rilevante della mia Giunta, anche con qualche critica giustificata di altri gruppi alleati. Credo che da domani possa e debba partire nuova stagione ed indico in Gino Promenzio la persona giusta con la quale disegnare un nuovo percorso virtuoso e vincente e che metta in chiaro, finalmente, ruoli e funzioni che non possiamo non avere per il rilancio definitivo di un territorio che si candida a locomotore della intera Calabria.