“Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, definitivamente pronunciando sul ricorso presentato, così provvede: Rigetta il ricorso.” Le parole del TAR Calabria pesano come un macigno e certificano la responsabilità politica dei parlamentari Abate, Forciniti e Sapia che, dopo la certificazione della lista da parte del M5s, non avevano perso occasione per esibire l'ennesimo selfie.

 Una foto che però, alla luce dell'esclusione del m5s dalla competizione elettorale, assume un significato molto più profondo e più simile ad una responsabilità morale evidente ed una incapacità a garantire quel formalismo documentale necessario alla partecipazione alla competizione. Magari non avranno personalmente verificato il contenuto del fascicolo di presentazione della lista (perché effettivamente non compete loro), ma la loro presenza, al momento del deposito, non può non far pendere sulle loro teste una seppur indiretta responsabilità di questa clamorosa debacle. È altresì innegabile che in dodici mesi non siano stati capaci di capitalizzare il consenso elettorale delle politiche, ed invece di fare da collante fra le varie anime del M5S, hanno preferito fare da diluente, non incontrando mai i cittadini e le associazioni del territorio (se non in rarissimi casi) per un sano e pubblico confronto sul loro operato preferendo invece il chiuso della stanza del meetup coriglianese. Eppure non avrebbero dovuto compiere nulla di trascendentale. Sarebbe loro per esempio bastato proseguire una delle tante battaglie che noi avevamo già adeguatamente istruito e che, per assenza di punti di riferimento nelle stanze che contano, si sono arenate sulla scrivania di qualche burocrate. Un atteggiamento complessivo che noi riteniamo palesi un grave danno di immagine ad una forza politica che nella nostra città era stata in grado di ottenere picchi del 52% di consensi. D'altronde il nostro leader Luigi Di Maio lo aveva detto all’indomani delle elezioni regionali abruzzesi: “È necessario arrivare sempre alle amministrative con un percorso che preveda un lavoro sul territorio fatto di incontri con categorie, mondo del sociale, con gli amministratori. Non improvvisando come a volte accade. Questo vuol dire pure che dove non siamo pronti dobbiamo smetterla di presentarci.“ Ad una tale incapacità politica deve almeno seguire un gesto di alta responsabilità: dimissioni irrevocabili. Tante sono dovute ai cittadini di Corigliano-Rossano.

Associazione Rossano Pentastellata 

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