"Ho chiesto alla ministro Grillo e al governo una deroga, non massiccia, per consentire di tenere in piedi i reparti". Lo ha affermato il commissario ad acta per la sanita' calabrese, Saverio Cotticelli, in merito al blocco del turnover rispondendo a una domanda di alcuni giornalisti a Catanzaro dopo il decreto approvato giovedì scorso dal Consiglio dei ministri riunito a Reggio Calabria

"Stiamo inoltre aspettando - ha aggiunto Cotticelli - Quota 100 per avere un'esatta contezza del fabbisogno, e in base a quello, mantenendoci stretti, fare in modo da garantire la sopravvivenza dei reparti. Le assunzioni autorizzate le abbiamo gia' disposte, in questi giorni mi sono affrettato a coprire i posti autorizzati dai precedenti decreti del mio predecessore e validati dal Mef perche' c'e' chi ha vinto il concorso e - ha sostenuto il commissario - abbiamo fatto una politica saggia ed equa, attingendo alle graduatorie aperte e al contempo garantendo anche i diritti dei precari, in modo da evitare la guerra tra i poveri, che e' una delle cose piu' brutte che si possa fare. Abbiamo cercato di dare equilibrio al sistema. Il blocco del turn over non e' ancora scattato, e quindi noi abbiamo legittimamente coperto i posti autorizzati. Quando ci sara' la conversione del decreto in legge, il ministro - ha concluso Cotticelli - fara' in modo di avere una deroga in modo da coprire le esigenze". "Una giornata straordinaria per la Calabria, perche' il governo ci ha messo la faccia" ha aggiunto il commissario ad acta per la sanita' calabrese, Saverio Cotticelli. "La ministro Grillo e il presidente del Consiglio Conte - ha proseguito Cotticelli - sono venuti in Calabria e hanno preso delle decisioni importantissime, e sono le ultime che si possono prendere in un momento cosi' drammatico per questa terra, dopo anni di commissariamento fatto senza gli strumenti. Quando un commissario non ha gli strumenti non puo' raggiungere i risultati previsti, auspicati e dovuti. Un commissario al quale - ha spiegato Cotticelli - e' affidata la gestione di una sanita' disastrata e piena di problemi, per poterne rispondere deve avere i mezzi per farlo. Poiche' la sanita' e' distribuita alla competenza di aziende che devono agire con il criterio aziendale dell'utile, dell'economicita' e della razionalita' delle strutture, delle personalita' e soprattutto dei fondi che lo Stato mette a disposizione, si verificava l'assurdo che l'imprenditore che non raggiungeva risultati, faceva debiti, non assicurava le prestazioni veniva lo stesso mantenuto al suo posto e continuava a gestire in malo modo l'azienda senza che nessuno potesse intervenire. Che commissariamento e' questo?". Secondo Cotticelli "il ministro Grillo si e' accorta di questa anomalia ed e' dovuta intervenire, insieme con tutto il governo, per apprestare al commissario quegli strumenti minimi necessari per garantire l'efficienza dei servizi erogati di queste aziende. Questo e' il concetto fondamentale", ha aggiunto il commissario per la sanita' calabrese.

 

 

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