La lungimiranza e le abilità di governo di un buon Sindaco si dimostrano anche con le sue capacità di saper creare rapporti con tutta la rete istituzionale sovracomunale. A tutti i livelli.
Dalla Provincia all’Europa, passando per la Regione. Di aggiornarsi e di saper aggiornare; di confrontarsi alla pari e dal confronto trarre buoni profitti per la propria Città e per il suo territorio. È un metodo che richiede competenza e capacità politiche ed è da qui che bisogna partire per costruire una Corigliano-Rossano più autorevole». È quanto dichiara il candidato sindaco Giuseppe Graziano di ritorno da Bruxelles dove ha partecipato ad una due giorni (lunedì 1 e martedì 2 aprile scorsi), tenutasi all’interno del Parlamento Europeo e del Comitato Europeo delle Regioni, durante la quale ha preso parte ad una serie di incontri istituzionali dove si è discusso di opportunità di sviluppo e di finanziamenti comunitari per le Città del Sud e, particolarmente, della Calabria. «Corigliano-Rossano – dice Graziano – avrà urgente bisogno di avviare, da subito, una progettazione efficace che possa permettere di infrastrutturare la nuova Città, di potenziarla nei servizi e di renderla connessa con il resto del Paese. Ed è questa una priorità che non può passare in second’ordine rispetto alle mutate esigenze che oggi sono quelle della terza realtà della Calabria, per numero di abitanti, e della prima in provincia di Cosenza. Per avviare un piano efficace volto a realizzare nuove opere pubbliche e nuovi impianti, o per consolidare la rete dei servizi sociali piuttosto che quelle per il turismo e per le imprese, è opportuno avere un contatto diretto con l’Europa. Che a mio avviso, insieme alla Regione, deve rimanere l’ente privilegiato di confronto per attingere a tutte quelle misure di finanziamento, che ci sono e sono tante, necessarie a costruire la nuova Città. Il comune unico – ricorda ancora Giuseppe Graziano - ha un peso specifico ben superiore alla semplice somma dei due comuni originari. E questo consente di accedere direttamente a bandi e finanziamenti pubblici riservati alle città superiori ai 50.000 abitanti. Ed è da qui che si sviluppa un concetto di governo civico nuovo: che dà maggiore valore e centralità a quelle che sono le funzioni dell’Ufficio Europa comunale, che c’è e va potenziato, e che impegna il Sindaco e l’Amministrazione comunale ad avere un contatto diretto e costante – aggiunge - con gli organi di governo europei. Ovviamente, affinché questo processo abbia inizio e soprattutto venga portato avanti con autorevolezza, servono competenze e capacità politico-amministrative che – conclude Graziano - solo un Esecutivo guidato da chi ha già le idee chiare sul da farsi può garantire».
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