di Mario Gallina
"Se la vuoi detta e tutta sino in fondo, credo che oggi qui adesso abbia ragione di esistere e di essere posta all'attenzione dei cittadini di Corigliano un'area che politicamente stante così le condizioni di questa fusione, trova altissima legittimazione, e che possiamo definire " torniamo a casa", ovvero no a questa follia.
Quindi una proposta politica che veda come priorità la scelta della cancellazione di questa anomalia burocratica dettata da una legge distorta e mal interpretata, quindi con l'obiettivo di una inversione a 180 gradi! che finalmente ciascuno torni casa propria ritrovando il proprio equilibrio, instabile ma corretto e saldo nel suo minimalismo storico e sociale. Niente "trucchi"! Ma quale città di 80.000 abitanti, non è mai esistita nè mai esisterà, non si fondono le identità storico-politiche. Se non si capisce questo concetto si è fuori dall'etica della evoluzione urbana, già perché esiste un'etica dell'evoluzione delle persone città che chiede rispetto e conoscenze delle dinamiche che ne stanno alla base. Non è permesso ad un "turzo" grossolano, ignorante burocrate-contabile al fine di far quadrare un bilancio, fondere le identità locali come colonne delle carte del burraco per arrivare al suo scopo di "razionalizzare la spesa" ed a tal fine estinguere comuni come se niente fosse, titillando le aspirazioni insane di gruppi di potere precostituiti che trovano in questa operazione spazio per incuneare le aspirazioni di porsi artatamente in cima alle graduatorie locali, anteponendo falsi gigantismi demografici a supporto di richieste di vantati millantati crediti, rispetto ad altre aree territoriali, sostituendo alle capacità politiche e di disegno dei nuovi capisaldi di sviluppo, mai avanzati e disegnati, una squallida riqualificazione numerica."Il ritorno alla realtà sommergerà la micro-megalomania dei provinciali!