«Iniziamo dalla “Lottizzazione Spartini” – spiegano i grillini – perché le opere non sono ancora state realizzate. Già due anni fa non riuscivamo a comprende come mai il comune avesse voluto procedere all’approvazione del progetto della Chiesa quando, risulta dal verbale di accertamento della Guardia di Finanza con protocollo numero 37466 del 02.09.2010 relativo ad alcuni abusi e irregolarità edilizie perpetrate proprio in quella zona territoriale del comune,
“l’iter di approvazione della lottizzazione ed i conseguenti atti, risultano gravemente inficiati in quanto la deliberazione del consiglio comunale ha condizionato l'approvazione dello lottizzazione alla realizzazione della strada di Prg da parte del lottizzante che, subentrato all'originario istante, non era e non è in grado di adempiere all'obbligazione in quanto carente del titolo di proprietà dell'area interessata dalla strada di previsione del Prg”. Era risultato che l'obbligo di realizzazione della suddetta strada di previsione in capo al lottizzante, tra l'altro, a quanto pare, non discendesse soltanto da imposizioni comunali, bensì risulterebbe imposto direttamente dalla Regione Calabria - assessorato all’ambiente e territorio - la quale, pare, che con nota Prot. n. 1351 del 22.01.2003 l'abbia posto quale condicio sine qua non per l'approvazione della lottizzazione. Poiché attualmente risulta che, dopo altri due anni dalla nostra ultima segnalazione, la suddetta strada non solo non è stata realizzata, ma neppure minimamente iniziata. Vorremmo segnalare queste anomalie alla struttura commissariale proprio perché il comune aveva intenzione di costruire la Chiesa su parte di area di una lottizzazione chiaramente viziata nella sua regolarità. Contestualmente a questo, avevamo segnalato anche la necessità affinché gli uffici comunali, provvedessero, con efficacia, alla verifica degli adempimenti relativi agli obblighi di realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria di comparto, ancor prima di provvedere al rilascio di chicchessia autorizzazione edilizia di tipo edificatorio». «Emblematico – continuano i pentastellati coriglianesi – è anche il caso di Piazza Giovanni Paolo II, la cosiddetta “Piazza Salotto” al centro dello Scalo di Corigliano, dove le 42 panchine, del valore commerciale reale di 860 euro cadauna, sono state pagate dall’ex Comune di Corigliano Calabro ben 3700 euro ognuna. Dati emersi da una recente inchiesta della Procura di Castrovillari che ha portato a diversi sequestri e fermi. Non solo. Già, perché nella stessa piazza, la pavimentazione che doveva avere secondo il progetto un certo spessore, alla prova delle indagini è risultata di spessore ben inferiore. E sempre nella stessa piazza, uno degli imprenditori indagati avrebbe occluso una strada pubblica (ma presente sullo stradario!), via Vittorio Alfieri, per fare posto ad una propria imponente e recente costruzione, oggetto di grande speculazione edilizia considerata la pure recente nuova urbanizzazione della stessa pubblica piazza. Numerosi i lavori pubblici finiti tra le maglie della maxinchiesta: tra questi quelli per il lungomare di Schiavonea, per i loculi del cimitero, per le condotte idriche, per i lavori di manutenzione contro il rischio idrogeologico, per il rattoppo delle buche stradali e la bitumazione di numerose strade, tra cui via Nazionale, dove un anno fa morì un adolescente caduto dalla bicicletta per colpa d'una buca e su cui è in corso un'altra inchiesta giudiziaria. Della questione di via Alfieri ce ne eravamo occupati sempre noi del M5S di Corigliano sollevando la irregolarità insistente sulla citata via. Per questo l’allora Amministrazione comunale non ha potuto fare null’altro se non emettere un'ordinanza di demolizione (mai applicata, anzi ritirata in autotutela!). Resta, adesso, da verificare se siano legittime le opere che impediscono l'accesso a via Alfieri da via Nazionale, che contribuiscono a congestionare in modo considerevole il traffico. Stessa situazione per un prefabbricato di un bar della stessa zona, abusivo, ancora esistente». «Anche la situazione attuale nel Porto di Corigliano – continuano – va tenuta sotto controllo. Da alcune segnalazioni ricevute pare che, allo stato attuale, non vi siano controlli efficienti sullo smaltimento del materiale ferroso che viene scaricato dalle navi sulla darsena e da questa sversa liquido ferroso nelle acque del porto stesso quando invece andrebbe conferito in appositi dispositivi di smaltimento». Problemi anche con la popolazione scolastica. Il Meetup segnala un disservizio causato dalla ditta dei trasporti che non mette a disposizione degli alunni degli istituti Ragioneria “L. Palma”, e Liceo scientifico “F. Bruno” una tettoia adeguata che dia agli stessi studenti la possibilità di ripararsi in caso di pioggia. «Segnaliamo anche – insistono – l’assenza di navette adeguate per il servizio di trasporto alunni le quali vengono usate in maniera non consona. I ragazzi, infatti, viaggiano ammassati in un solo vettore che percorre strada statale e provinciale a lunga percorrenza con unita superiori alla portata della navetta stessa, quindi i ragazzi rimanendo in piedi, rischiano la loro incolumità». Altre lamentele riguardano la mancanza di docenti alla Ragioneria e il sovraffollamento di studenti in delle classi di alcuni istituti scolastici di Corigliano Centro. I grillini chiedono – infine – che si verifichi se il plesso “Erodoto”, in base alle prove statiche effettuate sulla struttura, sia in grado di sostenere la popolazione scolastica attuale. Per finire alla questione viabilità, in quando la città versa in una situazione di abbandono totale a partire dalle numerose buche sul manto stradale delle vie principali della citta’, per non parlare delle arterie secondarie le quali sono all’abbandono totale vedi contrade ect.
M5S Coriglianoinmovimento