Indennità pagate con ritardo. Adeguamento Istat corrisposto solo a metà. Appelli ignorati, impegni disattesi.

 Sarebbe alquanto precaria la condizione dei circa 1.400 calabresi infettati dal virus dell’epatite o dell’Hiv per trasfusioni errate, interventi chirurgici errati o infortuni sui luoghi di lavoro, per lo più cliniche ed ospedali. Lo segnala il consigliere regionale Gianluca Gallo, che già in primavera aveva richiamato l’attenzione della giunta regionale, anche presentando un’interpellanza sul tema. «Quell’atto – ricorda il capogruppo della Cdl –è rimasto senza risposta. Il presidente è rimasto sordo pure all’urgenza di adottare provvedimenti necessari e indifferibili». Il problema, spiega Gallo, «non risiede solo nel ritardo col quale la Regione provvede al pagamento dell’indennità spettante agli emotrasfusi, che di norma dovrebbe avvenire con cadenza bimestrale entro il giorno 10 del mese successivo. Il guaio è che detta situazione è originata dall’esiguità del personale che si occupa del settore e di queste pratiche. Un’assurdità, se si considera che quelle somme, già di per sé scarne, sono l’indispensabile sostegno a fronte di spese mediche alquanto onerose». Caduta nel vuoto «la richiesta rivolta alla giunta regionale perché potenziasse gli organici e si attivasse per evitare le disparità che insorgono dall’essere le indennità liquidate per metà dalla Regione e per il resto direttamente dal ministero, procedendo ad un’unificazione delle procedure in sede di Commissione Stato-Regioni», Gallo sottolinea come Oliverio si sia ben guardato anche dall’assumere iniziative finalizzate a garantire almeno «la liquidazione della seconda tranche dell’importo dovuto a titolo di adeguamento dell’indennità agli indici Istat, ovviamente degli anni passati: un atteggiamento che si commenta da sé e che diventa ancor più grave se si considera che la giunta regionale spende e spande in iniziative di dubbia utilità». Il riferimento è non solo alle polemiche in atto sui finanziamenti erogati nel recente passato in favore dell’organizzazione del Giro d’Italia, ma anche «alle centinaia di migliaia di euro letteralmente buttati via – afferma Gallo – per organizzare una cena a Spoleto e promuovere, da ultimo, un convegno per tour operator tedeschi: cifre folli, che non garantiranno alcun concreto ritorno economico alla Calabria e che intanto penalizzano i calabresi, in particolare quanti tra essi, come gli emotrasfusi, vivono situazioni di disagio e bisogno». Conclude l’esponente della Cdl: «Ad Oliverio chiediamo di sospendere per qualche giorno la sua eterna campagna elettorale e adoperarsi perché le problematiche descritte trovino celermente soluzione. Lo invitiamo inoltre ad aprire un confronto col Governo nazionale, anche col nostro sostegno, affinchè venga si addivenga ad un aumento dell’indennità, come già richiesto alla ministra Lorenzin, portandola dagli attuali 750 ad 800 euro. All’apparenza poca cosa, eppure di vitale importanza per tanta gente già segnata da negligenze altrui, che non merita anche il disinteresse delle istituzioni».

Avv. Gianluca Gallo Consigliere regionale della Calabria Presidente Gruppo consiliare Casa delle Libertà

 

 

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