La sede territoriale di Inps resiste ai drastici tagli e rimane aperta: grazie alla fusione e grazie all’impegno politico de Il Coraggio di Cambiare l’Italia.
È la prima volta dopo oltre un decennio che nel territorio si ritorna a parlare di mantenimento dei servizi e non di scippi e depotenziamenti. Un dato posito in prospettiva futura. Scongiurata definitivamente la chiusura del presidio di Via Acqua di Vale ora è necessario potenziare gli uffici e creare le condizioni affinché Corigliano-Rossano e l’intero territorio della Sibaritide ottengano l’apertura di nuovi sportelli previdenziali. È quanto fa sapere il direttivo del coordinamento civico Corigliano-Rossano de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, commentando la notizia dell’imminente taglio di uffici che starebbe approntando l’Istituto nazionale di previdenza sociale su tutto il territorio italiano. E tra questi non c’è la sede territoriale cittadina. Un’ottima notizia che ci speranza al futuro della nuova Città e al suo hinterland. La vicenda INPS è legata a doppio filo al processo di fusione. Evitammo, grazie soprattutto all’intervento decisivo e autorevole dell’allora Segretario questore del Consiglio regionale e leader nazionale del movimento, Giuseppe Graziano, presso la presidenza generale dell’Istituto, la chiusura del centro medico della sede di Rossano e da lì la definitiva soppressione del presidio. Eravamo, all’epoca, ai primordi del processo istituzionale che portò poi all’unificazione dei due comuni dell’area urbana sibarita. Oggi, nel momento in cui Corigliano-Rossano è diventata un’unica grande realtà urbana e sociale, la terza più grande della Calabria, e l’evoluzione della fusione ha bisogno di positive conferme per guardare con ottimismo al futuro, giunge la notizia che la nostra Città gode di tutti i presupposti per continuare a mantenere vivo uno degli uffici più importanti del territorio. Popolazione residente superiore a 60mila abitanti. È uno dei tre parametri essenziali, insieme al numero di dipendenti assegnati e al tasso di operatività, stabiliti da INPS per continuare a mantenere attive le sedi territoriali. E che la fusione dei due comuni sia stata determinante per il mantenimento della sede previdenziale di Via Acqua di Vale lo si evince proprio dal rapporto dei precedenti parametri con quelli nuovi. Tant’è che la determina presidenziale 333/2011 prevedeva una popolazione di almeno 28mila abitanti per il mantenimento dei servizi che oggi, con la circolare 96/2018, diventano, appunto 60mila. Un parametro, questo, che non avrebbe permesso in alcun modo di mantenere attiva l’agenzia locale. Si tratta di un punto di partenza. Dal momento che questi parametri non sono poi dissimili dai principi di valutazione che riguardano altri enti, istituti e presidi dello Stato. A partire dalla Sanità per finire alla Giustizia. Ed è su questo che ritorneremo a breve a porre impegno e attenzione. Affinché Corigliano-Rossano sia sede di un Tribunale e di un’Azienda sanitaria locale
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