La sinistra coriglianese, quelli con il maglione di cachemire, quelli con la puzza sotto il naso, quelli che hanno smesso di essere prevalentemente (proletariato) in senso stretto, quelli che non sono vicini al territorio, ai problemi, quelli che se ne fregano altamente dei problemi sociali della povera gente, disillusi dai fallimenti, delle scelte delle dirigenze politiche della sinistra di questo periodo e che hanno consegnato l’Italia al caos.
Quelli che si ricordano solo adesso delle famiglie bisognose coriglianesi pressati da tributi esosi. Dove erano quelli del PD assieme alla segreteria dello Scalo e tutti gli altri (compreso il M5S- nella persona dei deputati Sapia- Forciniti e la senatrice Abbate) quando le cosiddette famiglie bisognose erano e sono costretti tutto ora a pagare il tributo della depurazione anche se il servizio è inesistente come lo è per molte zone del centro storico e ritenuto tra l’altro illegittimo da più sentenze dal Giudice di pace e da sentenze della Corte Costituzionale? Il movimento centro storico c’era ed assieme al movimento Coriolani ha denunciato il comune per indebito arricchimento alla Procura di Castrovillari(2014) attendiamo che la magistratura avvia le dovute indagini. Si preoccupino piuttosto delle condizioni di abbandono dei borghi del centro storico, invasi da campi di erba (Vico 4 Novembre e dintorni ne sono un esempio). Come non bastasse, la segreteria del PD dello Scalo, se la prende pure con i cosiddetti leoni della tastiera che a dir loro, seminano odio e rancore, parlano proprio loro, se sono loro i primi ad odiare se la pensi diversamente e se democraticamente dissenti dal loro pensiero o non ti adegui a loro. Arrivano ad offendere anche a livello personale, a toglierti il saluto o addirittura cambiare marciapiede per non incrociarti e salutarti. Queste cose, sono all’ordine del giorno, li vivo sulla mia pelle. Non ho remore a fare nomi e cognomi dei tanti radical scig di sinistra che si comportano così. Non credeteli, non cambieranno mai. Questi non cambiano! Chi sono? A Corigliano prosperano da decenni con minore o maggiore frequenza. Hanno magari l’attico a Roma nei quartieri bene, a Perugina, a Firenze, a Cosenza o a Milano. E’ bello per loro godere della loro posizione dominante (o comunque di una posizione o di un posto di lavoro dietro ad una scrivania, alla regione Calabria, alla Provincia, dentro ad associazioni culturali, informatiche, di volontariato, commissioni sindacali) grazie ai sacrifici altrui o ad amicizie politiche comprate a prezzo della propria dignità o peggio a lobby politico – affaristiche non sempre limpide. Come i bambini un po’viziati, quelli ai quali i genitori hanno sempre permesso troppo senza rimproverarli quando sbagliavano, quelli che hanno continuato a fare i loro comodi anche da grandicelli e che non hanno mai preso uno schiaffo, (anche virtuale). Oggi gli schiaffi li danno loro! Si comportano in modo arrogante o prepotenti, tale e quale come i sinistri Radical –chic, fighetti anticonformisti in cachemire con la macchina bella che votavano Veltroni, Rutelli, Bertinotti, la Boldrini, Niki Vendola (questo ultimo, a suo tempo era il governatore più pagato d’Italia-18.000,000 euro al mese). Si incontrano nei salotti bene, alla moda, vestono capi firmati o di tendenza, odiano S. Berlusconi ed il berlusconismo. Il primo perché è quello che non riusciranno mai ad essere come lui, il secondo perché lo considerano troppo becero e non chic. La loro presunta incoerenza di persone che si dicono politicamente di sinistra ma hanno redditi maggiori di quelli che un luogo comune anacronistico attribuirebbe ai militanti di sinistra. Sono quelli che si riempiono la bocca di cose astratte o astruse, magnificando la classe intellettuale ed assieme decantano pensieri filosofici apparentemente profondi ma che poi al primo segno di problema quotidiano banale vanno in crisi. Senza principi morali perché tanto secondo loro tutto è permesso, perché le regole sono fatte per essere infrante(questo vale per tutti i politici). Per lo più sono esponenti che ostentano idee e tendenze politiche affini alla sinistra radicale(come il comunismo) ed al centro sinistra o comunque fanno i comunisti per poi essere anche un po’ razzisti. I radical chic di sinistra, (della società) e (della mondanità) sono impegnati a dare di se un’immagine basata su due pratiche: Da una parte quella di definire se stessi attraverso la fedeltà e l’impegno ad una causa, ad un politico loro referente, dall’altra a esibire questa fedeltà perché quella stessa causa è alla moda, qualcosa di cui preoccuparsi a coltivarla per interessi personali.P.S. si aprano le danze delle critiche. Visto che criticare ed offendere è il vostro hobby, abbiate almeno il coraggio di non nascondervi dietro ad uno anonimato! Metteteci la faccia come faccio io. Grazie!
Movimento Centro Storico: Corigliano Calabro. Luzzi Giorgio