Eccellenza, visto che sono state pubblicate le delibere relative all’approvazione dello schema di Bilancio di Previsione 2018-2020 e al Piano Triennale del fabbisogno del personale per il triennio 2018-2020, con spirito costruttivo e di collaborazione nella qualità di componente del Comitato Consultivo della nuova città di Corigliano-Rossano, sento il dovere di esprimere delle osservazioni, alcune delle quali già manifestate in sede di incontri ufficiali.
Le osservazioni nascono da inesattezze, incongruenze, errori riscontrati negli atti pubblicati. Nella delibera relativa al fabbisogno del personale viene sostenuto che la spesa media del personale per il triennio 2015/2017, da prendere a riferimento per la programmazione del personale, è di poco superiore a 16 milioni di euro. Tuttavia non viene specificato se in questa media sia stata compresa anche la spesa finanziata con fondi regionali che per l’ex comune di Rossano è pari a quasi tre milioni di euro. Se così è si creerebbe un buco di circa tre milioni di euro annuali, perché a tanto ammonta la spesa degli ex lsu/lpu finanziata con fondi regionali. Ma nonostante l’inclusione della spesa finanziata con fondi regionali non viene nemmeno garantita la stabilizzazione di tutti gli ex lsu/lpu. Infatti dalla delibera approvata emerge che la stabilizzazione viene garantita solo per una parte degli ex lsu/lpu e comunque a condizione che siano erogati i fondi della regione. Attualmente la Regione garantisce i fondi solo per l’anno 2018. Come si fa in una delibera a prevedere l’erogazione dei fondi anche per il 2019 e 2020 con appostazione degli stessi in bilancio? Inoltre vorrei far presente che tra le entrate del bilancio per il 2019 e 2020 è stato previsto anche il contributo di 2 milioni relativo alla fusione. Anche questo è tutto da verificare considerato che nessun comune fuso nel 2018 ha avuto il massimo del contributo come invece previsto nello schema di bilancio approvato per il comune di Corigliano-Rossano . Oltre tutto la spesa prevista per nuove assunzioni per il triennio 2018/2020 pari a circa 1,8 milioni (comprensiva di nuovi dirigenti) supera di gran lunga la spesa dei cessati del triennio 2017/2019 pari a circa 1,2 milioni. Mi sembra doveroso segnalare, ancora, alcuni vistosi errori, spero refusi, perché mentre a pagina 7 della delibera del fabbisogno del personale la tabella delle assunzioni flessibili della dirigenza riporta dei dati nel deliberato della stessa delibera, a pagina 11, la stessa tabella riporta dati diversi ma con lo stesso risultato. Quali sono i dati esatti? Ed ancora per detta delibera, data la particolare importanza del primo bilancio unico, non è stata accertata dai revisori la compatibilità della spesa , quando la Corte dei Conti in varie pronunzie ha sempre sostenuto che il parere dei revisori, relativamente al fabbisogno del personale, deve essere rilasciato preventivamente alla adozione dell’atto programmatorio, si veda per tutte il parere autorevole della Corte dei Conti Lombardia n. 461/2015. Per quanto riguarda le previsioni del Bilancio appare molto ottimistico quanto si prevede di incassare fino a fine anno. Infatti mentre i due ex comuni insieme negli anni precedenti hanno incassato per tributi, entrate extra tributarie e trasferimenti dello stato e regione circa 49 milioni, a fronte nel 2018 si prevede di incassare circa 122 milioni. Ciò sicuramente potrebbe portare ad un forte deficit di cassa oppure a grosse difficoltà nei pagamenti. Si segnalano inoltre alcuni dati anomali nel bilancio di previsione forse da rivedere: un aumento della indennità di posizione e risultato da corrispondere ai dirigenti (pagina 49) che passa da 146.499,00 a 338.271,53 per gli anni 2018/2020 per un totale complessivo di oltre 1 milione di euro e con una uscita di cassa prevista per il solo 2018 per i tre dirigenti di 508.224,60, a fronte di un trattamento economico accessorio degli altri 490 dipendenti di euro 888.382,38. Una appostazione di 1 milione di Euro per l’anno 2018 per “Rimborso di parte corrente di somme non dovute o incassate in eccesso” (pag. 49). Nella nota integrativa per il fondo crediti dubbia esigibilità vengono dichiarate cifre diverse rispetto a quanto stanziato in bilancio. Infatti mentre in bilancio vengono riportati i seguenti importi-;
2018 2.042.629,57
2019 4.834.748,97
2020 5.132.707,91
nella nota integrativa a pagina 25 viene dichiarato che l’accantonamento effettivo dell’Ente è il seguente:
2018 7.628.877,75
2019 7.672.121,64
2020 7.868.841,83
In ultimo vorrei segnalare, relativamente al Piano Triennale delle opere pubbliche 2018-2020 dei dati differenti rispetto allo Schema di Bilancio preventivo: nel piano triennale delle opere pubbliche sono previsti lavori per il 2018 pari ad euro 58.402.060,37, per il 2019 lavori pari ad euro 31.900.000,00, per il 2020 lavori pari ad euro 30.200.000,00, mentre nello schema di bilancio preventivo sono previsti per il 2018 lavori pari ad euro 74.458.060,04, per il 2019 lavori pari ad euro 18.425.249,26, per il 2020 lavori pari ad euro 18.425.249,26. Nella stessa delibera di approvazione del Programma Opere Pubbliche, inoltre, si fa riferimento ad un precedente piano approvato con delibera n. 31 del 18 maggio 2016 e questo mi sembra sicuramente un refuso dovuto al copia ed incolla, visto che il nuovo comune è nato il 31 marzo 2018. Concludo col fare notare che non è stato ancora pubblicato il DUP 2018-2020 e non se ne capisce la ragione visto che è parte integrante e sostanziale della delibera approvata e che solo con la pubblicazione all’albo pretorio on-line l’atto diventa efficace. Come vede, Eccellenza, cerco di dare il mio contributo affinché la costruzione della nuova città nasca su dati certi , su atti inappellabili e su basi realistiche, con lo spirito di chi vuole il bene di Corigliano-Rossano. Nell’esprimerLe la mia immutata stima, distinti saluti Giuseppe Geraci.