In un momento in cui si registra un sostanziale disfacimento della maggioranza che governa la Regione Calabria, il governo è chiamato a decidere se inviare un ”commissario ad acta” che, con i poteri sostitutivi, possa varare quanto previsto dalla vigente legislazione regionale a favore del nuovo Comune Corigliano-Rossano e assicurare nel contempo i finanziamenti Por alla sua ”area urbana”, secondo il ruolo che la stessa area ha assunto a seguito della fusione dei due Comuni.
È la richiesta (contenuta in un’interrogazione) che il senatore Claudio Barbaro, del Movimento Nazionale per la Sovranità, eletto nelle liste della Lega, ha fatto ai ministri per gli Affari regionali, Erika Stefani e per il Sud, Barbara Lezzi. A distanza di circa 5 mesi dall’avvio del nuovo Comune Corigliano-Rossano – sostiene il senatore Barbaro – le ”inadempienze, dirette ed indirette”, da parte della Regione ”rischiano di mettere a repentaglio il processo di fusione e la sua opzione strategica per il rilancio dell’intero territorio della Sibaritide”. La Regione, infatti, ”non ha ancora provveduto a varare il riordino territoriale”, né ha previsto alcun finanziamento della legge regionale del 2017 che serve ad erogare i contributi decennali per le fusioni. È stata operata – si legge nell’interrogazione del senatore Barbaro – una ripartizione dei fondi Por, attribuendo il 35-40 per cento in meno all’area urbana Corigliano-Rossano, come sostiene, tra l’altro, il Commissario del nuovo Comune, Domenico Bagnato in una lettera indirizzata al presidente della Regione. Non è stato inserito nella ”strategia regionale” per i fondi Por l’Asse prioritario 13 ”Capacità Istituzionale” che avrebbe permesso, a beneficio della ”macchina amministrativa” del nuovo Comune un’attività di accompagnamento attraverso a) la disponibilità di risorse umane qualificate; b) l’avvio di un piano di aggiornamento del personale per il miglioramento dei processi organizzativi, lo sviluppo delle competenze digitali, il rafforzamento e la qualificazione della domanda di innovazione. La stessa legge regionale istitutiva del nuovo Comune – sottolinea il senatore Barbaro – è stata varata senza il ”minimo impegno finanziario” a favore del processo di fusione dei due comuni, Rossano e Corigliano. Di qui la richiesta di un ”commissario ad acta”.