Lo diciamo con estrema franchezza: da questi primi mesi di commissariamento del Comune ci saremmo aspettati di più.

Esattamente come abbiamo scritto nel documento portato all'attenzione del commissario ormai due mesi fa, riteniamo che la vera sfida di questa fase di armonizzazione della macchina comunale sia quella, quanto meno, di impostare un comune più trasparente, più efficiente e più aperto ai cittadini rispetto al passato di entrambi gli enti. Registriamo che si tratta di una sfida che l'ufficio commissariale sta perdendo. Non abbiamo ancora sentito parlare di Piano Anticorruzione, a dire il vero in maniera piuttosto sbalorditiva, come se il processo di fusione coprisse con una mano di vernice tutto il pregresso, ma non è affatto così, né formalmente né sostanzialmente. E del resto siamo stati noi stessi a segnalare all'ANAC, oltre che alla prefettura, una serie di anomalie riconducibili alla Amministrazione Comunale di Rossano, segnalazioni che hanno prodotto, oltre al forzato abbandono di alcuni disegni politici del tutto inopportuni (vedi concorso per dirigente a tempo determinato nelle ultime settimane prima della fusione), anche un procedimento - aperto proprio dall'Autorità Anticorruzione - nei confronti dell'ex responsabile della trasparenza di Rossano per la mancata rotazione del personale. Eppure di rotazione del personale ancora non se ne parla. In un primo momento abbiamo pensato che l'ufficio del Commissario fosse ignaro di certe circostanze, ma visto il tempo passato dobbiamo dedurre che le stia semplicemente ignorando: a nostro avviso si tratta di un errore grave sul quale non resteremo a guardare.  E di alcune circostanze simili, se non apparentemente più gravi, siamo venuti a conoscenza relativamente all'ex Comune di Corigliano, e con l'obiettivo di appurare con certezza documentale quanto accaduto, abbiamo richiesto un accesso agli atti relativi ai pareri del Nucleo di Valutazione del Personale ed ad alcune sentenze rilevanti della Corte dei Conti. L'intento è quello verificare l'opportunità delle scelte del Commissario e di appurare le modalità con le quali, negli ultimi giorni prima della fusione, il Comune di Corigliano ha liquidato una serie di indennità piuttosto sostanziose, una dopo l'altra. Solitamente un Sindaco eletto ed una maggioranza politica, per certi tipi di accesso agli atti, fanno attendere 29 giorni, sapendo che il termine fissato per legge è 30 giorni: un modo come un altro per non essere trasparenti al quale, purtroppo, siamo abituati. Ma essendo in regime commissariale, anche nell'interesse ed a supporto del lavoro di chi oggi ricopre la funzione di Sindaco, ci saremmo aspettati delle risposte più celeri. Chiediamo dunque non solo di poter accedere in tempi ristretti alla documentazione richiesta, ma anche che si assuma come abitudine quella di rispondere alle richieste di qualsiasi cittadino con tempi rapidi, visto che per reperire un documento numerato e datato ed estrarne copia servono dai 3 ai 7 minuti.  Ci riserviamo di ribadire in un ennesimo incontro queste ed altre osservazioni direttamente al Commissario Bagnato, ma nel frattempo riteniamo opportuno esprimere pubblicamente delle perplessità rispetto a come si stia operando finora di certi settori, ritenendo fondamentale che oggi si gettino le basi per un comune trasparente, efficiente e prossimo ai cittadini. Un compito sulla quale si procede troppo a rilento.

Gli ex consiglieri di opposizione, Comune di Rossano

Achiropita Scorza- Marinella Grillo- Tonino Caracciolo- Flavio Stasi

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