Si leva alto il coro d’indignazione dell’Amministrazione comunale per il protrarsi dell’escalation di violenze e intimidazioni a danno delle istituzioni locali.
Dopo l’aggressione fisica subita nei giorni scorsi, a rimanere nel mirino dei criminali è ancora una volta il sindaco Antonio Russo. Ignoti, nella notte tra domenica e lunedì scorsi, hanno infatti dato fuoco all’abitazione estiva del Primo cittadino. I componenti dell’Esecutivo e della Maggioranza consiliare, nell’attestare solidarietà al Primo cittadino, rilanciano l’appello affinché si ponga un freno all’imbarbarimento della polemica politica. Amministrare questa comunità – dicono dal Palazzo di Città – è diventato difficile, perché il lungo lavoro che stiamo svolgendo per il ripristino delle regole probabilmente da fastidio a chi, invece, era stato abituato a primeggiare nella babele amministrativa in cui per anni ha vissuto la nostra comunità. Siamo consapevoli da sempre che l’affermazione del principio democratico delle regole è un processo lungo ed impervio. Ne eravamo coscienti nel 2014, quando ci insediammo in Comune, e ne continuiamo ad essere convinti oggi, quasi alla chiusura di questa consiliatura. C’è però una variabile che non avevamo considerato: l’estrema crudeltà di alcuni individui che, vigliaccamente, continuano a rendersi protagonisti di atti di violenza e di sfregio nei confronti delle istituzioni e del patrimonio pubblico. Certo – precisano gli Amministratori -, a fomentare tutto questo ci sono anche i toni della politica locale che è arrivata, purtroppo, a toccare picchi di ingiustificata esasperazione che la gente non capisce. Basti leggere le polemiche aspre delle ultime settimane caratteristiche di chi probabilmente vede negli avversari politici dei nemici da abbattere a tutti i costi. Ecco perché pretendiamo, oggi più che mai, un maggiore controllo da parte delle Forze dell’Ordine e degli organi preposti alla sicurezza dei cittadini. Non solo per tutelare il primato della democrazia nella nostra città ma soprattutto per garantire le condizioni di dignità e sicurezza a tutti i cittadini di Mirto-Crosia. Solidarietà piena e incondizionata, allora, al sindaco Russo vittima, per l’ennesima volta, della codardia di chi pensa di volere risolvere i problemi con la violenza. Siamo pronti, pertanto, - concludono - ad ogni forma di protesta civile e chiediamo che di fianco a noi, a rivendicare il diritto alla sicurezza, prendano posto anche i cittadini ed il mondo dell’associazionismo, soprattutto quello che si ispira ai principi della non violenza e alla tutela dei diritti delle persone.
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