Tutto come previsto. All'ultimo minuto l'esecutivo Candiano-Mascaro vorrebbe far approvare al Consiglio Comunale il Piano Strutturale Associato senza aver affrontato, proprio in seno al Consiglio Comunale e nelle commissioni competenti, alcuna discussione o approfondimento: solo una presentazione nella quale i consiglieri interessati hanno potuto porre qualche domanda ai tecnici, dopo di che totale silenzio ed immobilismo.
Evidentemente, in perfetto stile prima repubblica, nessuno deve mettere il naso nel PSA ed approfondire tecnicamente e politicamente un documento cruciale per il prossimo sviluppo del territorio; come tradizione di Candiano, si vorrebbe trasformare il Consiglio Comunale nell'utile idiota di turno che dovrebbe approvare ciò che l'esecutivo e gli uffici guidati dall'assessoricchio di turno approvano altrove. Questa è stata la condotta dell'Amministrazione fin dai primissimi giorni di mandato, fatta di trattative continue e tentativi di ridurre il consiglio comunale al ruolo di ratificatore stolto e di scadenzificio formale. Oltre a rattristarmi profondamente, come cittadino prima che come consigliere, per il livello infimo dei nostri rappresentanti istituzionali, ciò che mi lascia allibito è la mancanza di spessore anche di altri consiglieri che continuano a sopportare e supportare un'azione di governo tanto ignobile anche dal punto di vista del rispetto istituzionale. In questo, per altro, l' “assessore a tutto e di più” si lancia in avanti per non cadere all'indietro: sapendo benissimo della totale inopportunità di approvare un documento importante come questo nelle ultime ore di mandato, senza alcuna discussione seria alle spalle ed a pochi giorni dalla costituzione della città unica, dirama un comunicato per cercare di mettere pressione alla conferenza dei capigruppo affinché inserisca nell'ordine del giorno dell'ultimo consiglio comunale il PSA, “altrimenti lo farà il commissario”. L'ennesima scorrettezza istituzionale nei confronti del Consiglio Comunale, una scorrettezza che mi auguro venga finalmente rilevata e rigettata al mittente dall'intero consiglio comunale. Lo farà il commissario? E quale sarebbe la differenza, visto e considerato che il Consiglio Comunale dovrebbe votare praticamente a scatola chiusa? O forse si ha paura che un commissario scrupoloso (come ci auguriamo che sia) possa mettere mano al Piano Strutturale e rovinare i piani a qualcuno? Nonostante io creda fortemente nel “primato della politica”, da un anno sostengo che un commissario sarebbe meglio di questa pseudo-amministrazione di giacchette tirate, distante anni luce dagli interessi della nostra comunità ed in grado esclusivamente di aggravare i problemi della città ed impegnarne per decenni le risorse. Questa sarebbe l'ennesima ipoteca lasciata dalla giunta Candiano-Mascaro alla nuova città, dopo quella dell'illuminazione pubblica e dopo i tentativi con le aree sociali, i dirigenti eccetera. Ritengo, al contrario, che dai primi giorni della città unica si debba aprire una discussione aperta su questo ed altri argomenti, coinvolgendo le forze politiche, sociali e civili della città, per costruire anche attraverso uno strumento importante come il PSA quella nuova città reale, fatta di progetti e partecipazione, di cui il territorio ha bisogno.
Flavio Stasi Consigliere Comunale - Gruppo Consiliare Rossano Pulita