«Per una volta in cui ci siamo comportati con spirito collaborativo, quasi da consiglieri di maggioranza, il presidente Oliverio ci taccia di demagogia. Evidentemente, ritiene demagogici gli atti da lui stessi adottati e di cui gli abbiamo chiesto il rispetto».

Corre sul filo dell’ironia la replica che il consigliere regionale Gianluca Gallo riserva al presidente della giunta regionale Mario Oliverio sulla questione dei precari senza bacino. Il tema era stato affrontato nella mattinata di lunedì nel corso di un incontro svoltosi negli uffici regionali, alla presenza dei dirigenti della Regione, dei lavoratori e dello stesso Gallo, con la richiesta – da parte di questi ultimi – di dare corso con urgenza alla delibera con cui, a Gennaio, la giunta regionale aveva indicato la strada da seguire per definire la problematica interessante più di un centinaio di lavoratori a progetto impiegati in Regione tra il 2003 ed il 2015 ed alla fine lasciati a casa senza neppure la possibilità di potersi ritrovare in un bacino loro dedicato, al quale poter attingere in caso di promozione di politiche attive del lavoro. Oggi l’attacco del governatore, per il quale «Gallo strumentalizzerebbe l’angoscia e il fabbisogno della gente che per colpa della demagogia ha perso la speranza e non crede più nelle istituzioni». Ribatte tuttavia il consigliere regionale della Cdl: «La gente perde la fiducia quando, come capita spesso ad Oliverio, non si fa quello che si annuncia. In questo caso credo che chi legga la rassegna stampa al governatore si sia fermato a metà, omettendo di informarlo che la richiesta da me avanzata racchiudeva l’invito ad attuare una delibera adottata dalla giunta regionale e rimasta sulla carta. Evidentemente, Oliverio ritiene demagogici il suo operato». Segue specificazione: «Oliverio ci chiede conto delle nostre proposte per il superamento del precariato. Gli ricordiamo che tutte le sue azioni sono informate alla legge 1 del 2014, approvata dal centrodestra, a cui è seguita un’ulteriore legge di interpretazione autentica. Lui invece ha impiegato 4 anni per redigere liste difformi rispetto alla legge, poiché invece delle graduatorie sono stati elaborati elenchi dai quali sono state escluse persone che invece avevano diritto di esserci». Aggiunge Gallo: «Tornando alla concretezza: o la delibera di Gennaio era un falso elettorale, ed avrebbe ragione Oliverio ad accusare di demagogia chi ne chiede l’applicazione, oppure il governatore è talmente disabituato al confronto che ogni voce che non sia la sua procura fastidio e disagio». Conclude Gallo: «Possiamo considerarci soddisfatti. In un solo colpo abbiamo avuto risposta dal solitamente silente Oliverio, ottenuto una piena confessione sulla strumentalità delle sue stesse iniziative e, per fortuna, abbiamo anche sbloccato l’iter interessante i precari senza bacino: sarebbe assurdo, oltre che davvero demagogico, se Oliverio rinnegasse una sua delibera. Lo attendiamo, fiduciosi, alla prova dei fatti».

Avv. Gianluca Gallo - Consigliere regionale della Calabria

 

 

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