Due mesi di tempo sono stati concessi dal Tar del Lazio al ministero dell'Interno per depositare in tribunale tutti gli atti la cui valutazione ha portato nel dicembre scorso allo scioglimento del consiglio comunale di Cassano allo Ionio per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata.

A proporre ricorso al Tar è stata l'ex amministrazione comunale con in testa l'allora sindaco Giovanni Papasso. In contestazione c'è proprio il decreto del Presidente della Repubblica con il quale è stato disposto lo scioglimento degli Organi elettivi dell'importante centro del cosentino, nonché tutti gli atti precedenti allo stesso. Il Tar, «considerato che, nel bilanciamento con l'interesse pubblico, le esigenze della parte ricorrente siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito» ha fissato per la discussione del ricorso l'udienza pubblica del prossimo 21 novembre.

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