Un rapporto di impiego di maggior durata temporale, ma con indennità mensile quasi dimezzata rispetto al precedente bando e, soprattutto, nessuna certezza futura.
È «un passo indietro, un’occasione perduta», secondo il consigliere regionale Gianluca Gallo, il bando annunciato dal presidente della giunta regionale Mario Oliverio per i lavoratori ex percettori di mobilità in deroga: migliaia in tutta la regione, da mesi in attesa di risposte chiare sul proprio destino. «Intendo spogliare di qualsiasi veste polemica le mie parole – premette Gallo – poiché nel clima della campagna elettorale sarebbe facile lasciarsi andare a strumentalizzazioni che però avrebbero, come unico risultato, quello di danneggiare migliaia di lavoratori e le loro famiglie che dalla Regione attendono concretezza». Prosegue l’esponente della Cdl: «Credo vada riconosciuto alla giunta regionale d’essersi mossa, almeno stavolta, con celerità, dando soluzione anche a problemi antichi, come quello della definizione della banca dati dei lavoratori in mobilità. Tuttavia, credo che alcune criticità rischino di vanificare tutto e vadano per questo necessariamente eliminate, con interventi correttivi di storture gravi e oltremodo penalizzanti». Dal generale al particolare: «A fronte di un’estensione del rapporto di impiego da 6 a 12 mesi, viene fissata una riduzione del 40% dell’indennità mensile, passata da 800 a 500 euro, per 20 ore di tirocinio settimanale, e cioè di lavoro alle dipendenze degli enti di impiego. Non bastasse, a rischiare di rimaner fuori sono i più anziani, gli ultracinquantenni con maggior permanenza nel bacino regionale delle deroghe, ai quali saranno preferiti i loro colleghi con minor permanenza, in una sorta di guerra tra poveri che potrebbe garantire briciole ai giovani e neppure quelle a lavoratori che, in ragione della loro età, incontrano più difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro». A suscitar dubbi, inoltre, anche l’annunciata previsione di un bonus della durata di tre anni per le imprese che, alla fine del triennio, si impegneranno a stabilizzare i lavoratori eventualmente presi in carico: «Una misura – afferma Gallo – già sperimentata, con largo insuccesso, nel campo della lotta alla precarietà e che forse sarebbe meglio ripensare, destinando queste risorse proprio alla copertura delle indennità o, in alternativa, a diverse ma più sicure forme di stabilizzazione». Conclude Gianluca Gallo: «Pochi giorni fa, in consiglio regionale, con voto unanime abbiamo approvato un ordine del giorno, votato dallo stesso Oliverio, che invitava il governo regionale ad andare in direzione ostinata e contraria a quella ora intrapresa. Ad esempio verificando col ministero del lavoro la possibilità di creare un bacino dedicato. Sono convinto che la sensibilità del governatore e quella dei miei colleghi consiglieri, di opposizione e di maggioranza, sia forte rispetto ai temi del lavoro. Questa è l’occasione per dimostrarlo: la Calabria ed i calabresi ci guardano. A loro dobbiamo dare, più che parole, testimonianza. Per questo a tutti rivolgo un appello: nessuno taccia, per logiche o convenienze di partito o schieramento. Ognuno faccia sentire la prooria voce ed insieme mettiamo sul tavolo proposte e soluzioni per garantire la dignità che questo bando non garantisce».
Avv. Gianluca Gallo - Consigliere regionale della Calabria